Il segretario della Lega si è sempre detto in disaccordo con le dichiarazioni del presidente francese sull'invio di truppe in Ucraina

Nuovo attacco da parte del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini contro il presidente francese Emmanuel Macron. Il ministro delle Infrastrutture si è sempre detto in disaccordo con le dichiarazioni dell’inquilino dell’Eliseo sull’invio di truppe in Ucraina. Alla vigilia delle elezioni Europee, nel corso di un appuntamento elettorale a Milano, Salvini ha aggiunto un nuovo capitolo a questa diatriba. “Macron, vuoi la guerra? Mettiti l’elmetto, vai a combattere e non rompere le palle” le parole del segretario del Carroccio che in passato ha definito il numero uno di Parigi “un guerrafondaio” sottolineando come la Lega sia sempre stata “un partito per la pace“.

 

A margine il segretario della Lega ha poi aggiunto: “Se qualcuno di centrodestra in Italia preferisce la sinistra al centrodestra, e preferisce il bombarolo guerrafondaio, il pericoloso Macron, perché Macron è pericoloso e lo vedo instabile, non voglio che il mio destino sia nelle mani di un tizio instabile. Se si preferisce Macron alla Le Pen, la guerra alla pace, il centrodestra disunito a favore del centrosinistra è un problema”.

Solo pochi giorni fa, durante una diretta su TikTok, Salvini ha detto: “Non sopporto Macron e quelli che parlano di guerra, di bombe, di missili. Non sopporto i guerrafondai, sono un pacifista. Peace and love”. Per poi aggiungere: “Penso tutto il male possibile del presidente francese che vuole la guerra, parla di guerra, dice che non esclude che manderemo soldati europei e, quindi, anche italiani a combattere e a morire in Ucraina. Io lo escludo”.

Nel mese di maggio, il vicepremier non ha perso occasione per rimarcare la sua totale contrarietà alle proposte lanciate dall’inquilino dell’Eliseo sul conflitto tra Kiev e Mosca. “Quando Macron parla di guerra è un pericolo” e “se il presidente francese pensa alla guerra, si metta l’elmetto, si prenda una fionda e vada lui a combattere” le affermazioni più forti rilasciate alla stampa dal leader leghista.

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