Il leader della Lega interpellato sul voto a FI del fondatore del partito: "Ascolterò militanti e valuterò"
“Ascolterò i militanti, di certo siamo di fronte a una scelta senza precedenti. E lo dico con la serenità di chi ha sempre avuto parole di massima stima e comprensione per Bossi, come è giusto che sia, tanto da citarlo più volte anche nel mio ultimo libro che gli ho dedicato. Ai suoi tempi, si veniva espulsi per molto meno, ascolterò e valuterò“. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, in un’intervista al quotidiano ‘Libero’ sul rischio espulsione per il Senatur, che stando a quanto è stato riferito ha votato alle Europee per Forza Italia, e per chi si è schierato con lui.
E alla domanda se il sorpasso di FI potrà cambiare gli equilibri di coalizione anche a livello locale, il segretario leghista replica così: “Assolutamente no, anche considerando che Forza Italia includeva i Moderati di Lupi, così come io ringrazio gli amici dell’Udc e del Partito Liberale per il sostegno che hanno dato ai nostri candidati. Cresciamo tutti, bene così, noi con 8 eletti a Strasburgo, gli amici di FI con 7”.
A. Fontana: “Bossi non si tocca, non scherziamo”
“Su Bossi non scherziamo. Bossi è qualcuno sul quale non si può fare neanche nessun accenno. Bossi è assolutamente il fondatore, colui che ha sempre consentito a tutti noi di svolgere attività. Bossi non si tocca. Su Grimoldi ci saranno i vertici che prenderanno delle decisioni, vedremo”. Così il presidente leghista della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando con i giornalisti a Cernusco sul Naviglio (Milano) ha risposto a una domanda su un’eventuale espulsione di Umberto Bossi dopo che – è stato riferito – ha votato per Forza Italia alle Europee.
Grimoldi: “Bossi va ascoltato, ipotesi espulsione surreale”
L’ipotesi di espulsione per il Senatur “è surreale”. “Umberto Bossi non è neanche un tesserato della Lega Salvini Premier, è della Lega Nord. Non mi pare percorribile”, ha detto a LaPresse Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega Lombarda. “La penso come tutti quelli della Lega. Al di là della reazione alle dichiarazioni di Umberto Bossi, ci siamo chiesti almeno per un istante il perché? Forse perché non parliamo più di partite Iva, di tasse, di residuo fiscale, di burocrazia, di imprese e lavoratori, di pensioni dei lavoratori che hanno versato i contributi? Quello che era il sindacato del territorio, evidentemente, è venuto meno e questo ha portato alla reazione di Umberto Bossi. Bisognerebbe chiedersi il perché di questa esternazione sull’appoggiare un candidato (Marco Reguzzoni, indipendente di FI ed ex leghista, ndr)”, ha aggiunto. “Dal punto di vista politico, al netto delle diverse sensibilità, tutti quanti concordiamo che il problema posto da Bossi è degno di essere ascoltato, perché è un problema percepito non solo da lui. Basta vedere i risultati elettorali“, ha sottolineato Grimoldi.
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