Il 12 giugno 2023 la scomparsa del Cavaliere. L'eredità economica e politica, con Tajani saldo alla guida di Forza Italia
Una cerimonia ad Arcore, commemorazioni in Aula alla Camera e al Senato, la famiglia, gli amici e il ricordo di Mediaset a reti unificate: sarà celebrato così Silvio Berlusconi a un anno dalla sua scomparsa. Il 12 giugno scorso il fondatore e leader di Forza Italia, tra i principali protagonisti della scena politica italiana dal 1994 e per quasi 30 anni, perde la sua battaglia contro la malattia. Un terremoto che scuote soprattutto il centrodestra e il partito azzurro, ereditato dal numero due del Cavaliere Antonio Tajani che in un anno, passando dal Congresso, lo traghetta alle Europee dove raggiunge il 9,6%, sopra la Lega e a un soffio dal sorpasso anche sui 5Stelle; un traguardo che in molti un anno fa, nel partito, non avrebbero osato sperare. “Il ricordo di Silvio Berlusconi – dice a LaPresse Giuliano Urbani, tra i fondatori di FI, tessera numero 3 – è vivo in molta gente, e questo fa particolarmente piacere. Il ricordo è la cosa più importante, e giunge nel momento opportuno”, dopo il risultato alle Europee che “è un bel regalo che la memoria di Berlusconi fa allo schieramento politico italiano”.
Il ricordo della figlia Barbara
La figlia Barbara lo ricorda con affetto: “Ha cambiato l’Italia modernizzandola, nell’imprenditoria, nello sport, nei media e soprattutto nella politica con l’introduzione del bipolarismo. È stato molto amato” ma anche, aggiunge, “il leader politico più perseguitato al mondo con più di 4mila udienze, 86 processi. Un accanimento da parte di una parte della magistratura politicizzata che è durato quasi 30 anni e che ne ha gravemente compromesso la salute. Mi auguro che venga presto approvata la riforma della giustizia”.
La carriera e la morte
L’ex premier viene sconfitto il 12 giugno 2023, a 86 anni, da una leucemia mielomonocitica cronica e salutato nel Duomo di Milano, il 14 giugno, da una folla di migliaia di persone, con i funerali di Stato celebrati dall’arcivescovo Mario Delpini. Con la morte di Berlusconi si chiude di fatto un’era politica, la seconda Repubblica, che ha in ogni caso segnato la storia, i media e il costume del paese. Nel 1994, da imprenditore di successo, presidente del Milan che vince in Italia e in Europa, annuncia la sua ‘discesa in campo’, l’ingresso in politica come leader del nuovo partito, Forza Italia. Pur prendendo la decisione a pochi mesi dal voto, Berlusconi incassa la vittoria il 27 e 28 marzo. Da allora per lui ci saranno quattro incarichi da presidente del Consiglio: XII legislatura (1994-1995), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006) e, infine, nella XVI (2008-2011). Con 3.339 giorni complessivi è il politico che è rimasto in carica più a lungo nel ruolo di premier nell’Italia repubblicana, superato in epoche precedenti solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti.
L’eredità economica
Ma non c’è solo l’eredità politica: la sua eredità economica è enorme. Marina e Pier Silvio Berlusconi controllano Fininvest con il 53% delle quote. Agli altri tre figli – Barbara, Eleonora e Luigi – va quindi il restante 47%. Ai primi due, figli della prima moglie Carla Dall’Oglio, vanno anche il 60% delle proprietà appartenute al Cavaliere, soprattutto le sue proprietà immobiliari, il cui restante 40% va agli altri tre, avuti dalla seconda moglie Veronica Lario. Infine, tre lasciti importanti: due legati da 100 milioni di euro ciascuno alla compagna Marta Fascina e al fratello Paolo, e un terzo legato da 30 milioni allo storico collaboratore ed ex senatore Marcello Dell’Utri.
Forza Italia dal congresso all’exploit alle urne
Sul fronte politico, Tajani si ritrova la responsabilità di traghettare il partito nella fase più difficile della sua storia. I forzisti, per arginare sul nascere possibili diaspore verso altre forze politiche, si mettono subito al lavoro seguendo lo statuto di FI, e il Consiglio nazionale in ottobre blinda la posizione di Tajani eleggendolo segretario nazionale – perché “c’è solo un presidente” e quella carica viene abolita – mentre il partito pare ritrovare unità attorno al ministro degli Esteri. Il Congresso a Roma il 24 e 25 febbraio lo conferma alla guida del partito. Gli azzurri arrivano alle Europee con buone prospettive confermate dalle urne, che regalano a Forza Italia anche il sorpasso sugli alleati leghisti. Dopo la scomparsa di Berlusconi “ci davano per morti, invece siamo vivi e vegeti”, è il commento a caldo di Tajani e anche il refrain di tutti i vertici di FI. Che si prepara a celebrare il ricordo del leader, a cui ha dedicato il risultato delle elezioni.
Il ricordo dei familiari ad Arcore
Mercoledì la famiglia si riunirà ad Arcore per una messa in ricordo del Cavaliere e un pranzo tutti assieme. A quanto apprende LaPresse da fonti vicine alla famiglia, dovrebbero essere presenti i figli Marina, Pier Silvio, Eleonora, Barbara, Luigi, il fratello Paolo Berlusconi e l’ultima compagna Marta Fascina. Sul fronte politico, invece, Forza Italia ricorderà il leader fondatore in Aula al Senato e alla Camera, con interventi dei parlamentari azzurri, mentre il segretario Antonio Tajani aveva già annunciato la convocazione della segreteria del partito domani, proprio per celebrare l’anniversario della morte del presidente.
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