Il vicepremier: "Si vedrà alla fine quale sarà risultato dell’accordo"

Il tema dell’aborto non sarebbe stato introdotto nella dichiarazione finale del G7 che prende il via oggi a Borgo Egnazia, in Puglia. E’ questa la polemica che ha travolto l’inizio dei lavori del Gruppo dei Sette e la presidenza italiana che ha subito smentito. “Stanno discutendo le diverse delegazioni, è prematuro fare un’analisi” perché “il testo definitivo ancora non c’è”, ha fatto sapere il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a ‘Start’ su Sky Tg24. “Stanno discutendo e quindi si vedrà alla fine quale sarà risultato dell’accordo, il tema principale in questo momento riguarda l’Ucraina e il Medioriente“, ha aggiunto. 

Lollobrigida: “Aborto? Non opportuno a G7 in cui partecipa Papa”

“Aborto? Non sta a me commentare, se i presidenti delle grandi nazioni, capi di stato e governo hanno scelto di non inserirlo nel documento ci saranno buone ragioni per non farlo”. Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, a margine della presentazione spot Azzurri su prodotti Dop Igp presso Eataly Milano Smeraldo, commentando le polemiche sul mancato inserimento del punto sul diritto all’aborto nella bozza del G7 in corso in Puglia. Lollobrigida ha poi: “C’è libertà di esprimersi, di avere posizioni chiare e di fare scelte che siano condivise da tutti, le cose su cui si lavora a un G7 anche in confronto con altri stati sono quelle su cui si è d’accordo. Non so se a un G7 a cui partecipa anche il Papa fosse opportuno se hanno scelto di non metterlo ci sarà un perché e una ragione più che condivisibile”.

Schlein: “Su no aborto vergogna nazionale, chiedano scusa al Paese”

Tuona la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. “L’Italia dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano in un consesso internazionale come il G7, il governo dovrebbe promuovere l’immagine del Paese restituendo a livello internazionale l’autorevolezza e il profilo che ha sempre avuto. E invece il governo Meloni si presenta davanti agli altri capi di Stato e di governo mettendo in discussione un diritto fondamentale delle donne come quello di scegliere sul proprio corpo. Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non difende i diritti di tutte le altre donne di questo Paese. Una vergogna nazionale, chiedano scusa al Paese”, ha affermato la leader dem. 

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