Salvini: "Giorno storico". Dura Schlein: "Vergognoso scambio su pelle italiani". Occhiuto (FI) si sfila: "Errore del centrodestra"

Dopo il via libera del Senato al ddl sul Premierato, questa mattina è arrivato l’ok della Camera dei deputati alla riforma sull’autonomia differenziata. All’esito di una seduta fiume, contestata dalle opposizioni, il testo è stato approvato con 172 voti favorevoli e 99 contrari.

Momenti di tensione si sono registrati quando il deputato del Pd, Claudio Mancini, ha detto: “Lei, presidente, da regolamento è tenuto ad assicurare la buona conduzione dei lavori. Non c’è il fatto né di commentare gli interventi né quello di richiamare in maniera intimidatoria i parlamentari. Non si deve prestare a rappresentare la maggioranza tifosa”. Pronta la replica di Giorgio Mulé: “La parola ‘intimidatoria’ è una parola che non appartiene né al mio vocabolario né al mio modo di vita, è per me inaccettabile che lei dichiari intimidatorio quando ho invitato la sua collega, che ha detto ‘Vergogna’, a essere rispettosa dell’Aula”.

Il dem Federico Fornaro subito dopo ha sottolineato: “Vergogna, dopo quello che è successo, è un giudizio politico, la scelta di mettere la fiume è una scelta vergognosa”. In seguito è ripreso l’esame degli emendamenti.

Parolin: “Non crei altri squilibri” 

“È buono tutto quello che aiuta a far crescere la solidarietà, quindi anche l’autonomia differenziata sia attuata in maniera tale che non crei ulteriori squilibri, differenziazioni e sperequazioni fra una parte e l’altra dell’Italia”. Così il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine dell’evento ‘Colloqui per la pace’ a Palazzo Madama, specificando che “sulla questione non abbiamo una competenza specifica”. 

Zuppi: “Non ci hanno preso sul serio”

“Sull’Autonomia differenziata abbiamo fatto un documento ufficiale come Consiglio permanente. Quello che dovevamo dire lo abbiamo detto, si vede che non ci hanno preso sul serio. Che dobbiamo fare?”. Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, a margine di un evento a Roma.”Sul premierato – ha aggiunto – ho risposto io con una raccomandazione per tutti e la ribadirei: se vogliamo che” le riforme “durino devono avere un coinvolgimento di tutti. Cerchiamo di fare tutti quanti il possibile perché sia così”. 

Salvini: “Giorno storico, grazie a Lega e governo è legge”

“Giornata storica: l’Autonomia è legge!”. Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini esulta sui social dopo l’approvazione del disegno di legge del ministro Calderoli. “Per un’Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud: dopo tanti anni di battaglie e di impegno – scrive Salvini -, nonostante le bugie e gli attacchi della sinistra, grazie alla Lega ed al governo l’Autonomia richiesta da milioni di Italiani è stata approvata questa mattina anche alla Camera ed è finalmente legge. Una vittoria di tutti gli italiani: grazie a tutti!”. 

Meloni: “Passo avanti per Italia più forte e giusta”

“Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato alla Camera”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un post sui social dopo il via libera della Camera all’Autonomia. “Un passo avanti – afferma la premier – per costruire un’Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della Nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio”. “Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini”, conclude. 

Schlein: “FdI si piega a sogno secessionista Lega, brandelli d’Italia”

“Ci hanno tenuto tutta la notte in Parlamento pur di approvare l’Autonomia Differenziata e brandire lo scalpo del Sud prima dei ballottaggi. E così Fratelli d’Italia si piega all’antico sogno secessionista della Lega. Suggerirei che a questo punto cambiassero il nome in Brandelli d’Italia. O Fratelli di mezza Italia, visto che la stanno spaccando in due”. Lo scrive sui social la segretaria del Pd Elly Schlein. “Continueremo a batterci contro l’autonomia differenziata e il premierato insieme alle altre opposizioni, come abbiamo fatto ieri sera in una piazza unitaria e pienissima”, aggiunge.

Zaia: “Si è fatta la storia del Paese, è alba di un giorno storico”

“Oggi si è fatta la storia di questo Paese! È l’alba di un giorno storico”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia esulta su Facebook per l’approvazione dell’Autonomia, postando la sua foto con alcuni militanti e la bandiera col Leone di San Marco.

Calderoli: “Ok Camera è coronamento battaglie Lega”

Il via libera della Camera alla riforma sull’Autonomia differenziata “è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all’interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese”. Così su Facebook il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. “Un percorso che mi rende particolarmente orgoglioso, quando penso al mio caro nonno Guido e al suo progetto del Movimento Autonomista Bergamasco – prosegue – Nel mio cuore scorre un sangue autonomista fin da prima che io nascessi, è bello pensare di aver coronato anche il suo sogno.Da questo momento in avanti c’è un iter tracciato e ben definito, che permetterà alle Regioni di valorizzare le proprie eccellenze e garantire servizi sempre migliori ai cittadini, nel segno della responsabilità e della trasparenza”. “Mi tremano le gambe”, afferma Calderoli nel post. 

Calderoli: “Non spacca Paese, fa esatto contrario”

Sbaglia chi dice che questo provvedimento spaccherà l’Italia, perché farà l’esatto contrario. L’obiettivo è permettere a tutte le Regioni di correre sempre più veloce, riducendo i divari territoriali e realizzando quell’unità che c’è solo sulla carta”. Così su Facebook il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli dopo l’ok della Camera al testo sull’autonomia differenziata. “L’orizzonte è davanti a noi e la via da intraprendere è definita, ora non resta che avere il coraggio di percorrerla. Si apre una fase nuova, il Governo sarà al fianco di chi vorrà cogliere questa storica sfida”, conclude.

Occhiuto (FI): “Errore centrodestra, deputati calabresi FI non hanno votato”

“Il testo del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato dalla Camera è certamente migliorato – grazie soprattutto al lavoro dei ministri di Forza Italia e del segretario nazionale, Antonio Tajani – rispetto a quello proposto mesi fa dal ministro Calderoli. Per le materie più importanti non si potranno ratificare intese tra Stato e Regioni senza prima aver quantificato e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni. Ma proprio per questa ragione è poco comprensibile il metodo usato per votare a tappe forzate – rifiutando possibili ulteriori migliorie – questo provvedimento: così facendo il ddl è sembrato una bandierina di una singola forza politica, in un clima che ha rappresentato questa norma come divisiva in Parlamento e nel Paese. Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, dove presumibilmente i cittadini prima dell’autonomia avrebbero preferito avere meno tasse e meno burocrazia, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: avremmo così avuto l’opportunità di spiegarla meglio nelle Regioni meridionali.Comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia – Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo – che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto si renderà conto”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.

Bardi: “Perplessità su accelerazione al processo legislativo”

“Condividiamo inoltre le perplessità già espresse da alcuni esponenti di FI, come il governatore della Regione Calabria, Occhiuto, in ordine all’accelerazione che si è voluto imprimere al processo legislativo, quando si sarebbe potuto migliorare ulteriormente il provvedimento”. Così in una nota Vito Bardi, presidente della Regine Basilicata, in merito all’approvazione del testo sull’autonomia.

“Il testo approvato alla Camera sull’autonomia differenziata, certamente migliorato rispetto a quello presentato mesi fa dal Ministro Calderoli, è un fatto positivo che abbiamo già rimarcato in altre occasioni. Il dato certo è che non si potranno ratificare intese tra Stato e Regioni senza prima aver quantificato e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni. Continuiamo a sostenere che il disegno di legge sull’autonomia differenziata non possa non avere come fattore di riequilibrio dei territori un intervento sulla riduzione dei divari infrastrutturali. Elemento che mette le regioni meridionali nelle condizioni di poter sviluppare quei processi di autonomia fondamentali per imprimere una svolta nelle politiche di sviluppo. Il nostro impegno sarà tutto volto a conseguire i maggiori benefici per il popolo lucano”, afferma Bardi.

De Luca: “Italia non più giusta e forte ma a rischio”

Non è né un’Italia più giusta né un’Italia più forte, è un’Italia a rischio. Io continuo a fare la premessa, quando ci battiamo contro l’Autonomia differenziata lo facciamo noi Campania in nome di un altro sud. Noi siamo i principali nemici del Sud della cialtroneria, delle chiacchiere, della disamministrazione”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, commentando il via libera della Camera al testo sull’Autonomia. “Andavano di corsa, soffrono di insonnia, quindi non sapevano che fare stanotte e hanno approvato questo decreto – ha affermato – Noi rappresentiamo il Sud dell’efficienza amministrativa, del rigore nella gestione dei bilanci e siamo pronti ad accettare la sfida dell’efficienza nei confronti di chiunque”.

“Le criticità sono quelle che abbiamo detto, la Meloni non può non conoscerle. La prima riguarda il residuo fiscale, l’Autonomia, così come concepita, consente alle Regioni del Nord di trattenere una parte dei tributi nazionali, Iva, Irpef, Irap nelle Regioni di appartenenza – ha sottolineato – Questo significa che non ci saranno più le risorse per finanziare la perequazione”.”Secondo, è a rischio il sistema sanitario pubblico. L’Autonomia differenziata significa che le Regioni del Nord potranno fare, oltre che il contratto nazionale per il personale sanitario, un contratto aggiuntivo regionale con cui possono triplicare le retribuzioni del personale – ha aggiunto – Questo significa la crisi definitiva della sanità pubblica, perché il Sud non avrà la possibilità di fare queste operazioni. Questo vale per la scuola, ma anche per la sanità”.”Poi ovviamente rimane il grande tema dei Lep. Dovevamo fare l’Autonomia differenziata avendo deciso prima quali erano i livelli essenziali di prestazioni, cioè gli uguali diritti civili per tutti i cittadini italiani, dal Piemonte alla Sicilia. Questa cosa è completamente saltata, quindi la prospettiva concreta è questa: chi è ricco sarà più ricco, chi è povero sarà maledetto nei secoli dei secoli”, ha concluso De Luca.

Bianchi (Svimez): “Rischio enorme, prospettiva pessima per Sud”

L’autonomia differenziata “è un rischio enorme, una prospettiva che non solo è pessima per il Sud ma indebolirà la capacità competitiva del Paese”. Lo dice a LaPresse Luca Bianchi, direttore generale della Svimez, in merito all’approvazione alla Camera del ddl sull’Autonomia differenziata.”Con l’autonomia differenziata probabilmente non avremmo avuto una crescita così sostenuta”, aggiunge Bianchi in riferimento al report pubblicato da Svimez oggi, che evidenzia una crescita del Mezzogiorno nel 2023 oltre la media nazionale.

“Il Sud – spiega – ha bisogno di investimenti e di una politica coordinata a livello nazionale, se non addirittura a livello europeo come per il Pnrr. L’autonomia è un modello opposto di frantumazione di politiche” e “porterà un progressivo disinvestimento nelle regioni del Mezzogiorno, deprivando dal potenziale di crescita il Sud e aumentando la dipendenza dell’economica del Nord dalla Germania”. Si tratta “di un modello contrapposto a quello di coordinamento”, un modello di “frammentazione”, rimarca.

Molinari (Lega): “Chi difende centralismo nega cambiamenti al Sud”

“Chi difende il centralismo, difende lo status quo. Chi difende la situazione attuale sta dicendo ai cittadini meridionali che niente potrà cambiare perché c’è l’interesse di qualche governatore a continuare a spendere senza rispondere di quel che fa e dando sempre la colpa a Roma e qualcun altro”. Così il deputato della Lega Riccardo Molinari durante le dichiarazioni di voto alla Camera sulla riforma dell’Autonomia. “Noi invece vogliamo dire che attraverso l’Autonomia anche quelle popolazioni potranno avere la possibilità di ammodernarsi e avere servizi all’altezza”. 

Schlein: “Si consuma vergognoso scambio su pelle italiani”

“Oggi si consuma il secondo atto di un vergognoso scambio sulla pelle delle italiane e degli italiani”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante le dichiarazioni di voto alla Camera sulla riforma dell’Autonomia. “Ci avete tenuto qui tutta la notte per cosa?” si è chiesta, aggiungendo che l’urgenza sarebbe dettata dall'”ottenere lo scalpo del sud appena prima dei ballottaggi, per meri fini elettorali”. Premierato e Autonomia differenziata, aggiunge, sono “un cinico baratto” tra Lega e Fdi “che indebolisce la democrazia e spacca il Paese”. Due riforme “figlie della stessa legge, quella del più forte”. 

Pd: “Opposizioni con tricolore, Lega con bandiere Serenissima”

“Le opposizioni unite cantano inno di Mameli e sventolano tricolore durante il voto finale al ddl autonomia mentre dai banchi della Lega spuntano le bandiere della Serenissima”, così una nota del Pd che riporta le parole della segretaria Elly Schlein nelle dichiarazioni di voto in Aula: “Un provvedimento che divide e crea diseguaglianze che viene approvato di notte nella vergogna. Con questo voto sancite che esistono cittadine e cittadini di serie e A e serie B”.

Conte: “Spaccano Italia col favore delle tenebre”

“Sono le 7:39, da ieri e per tutta questa notte stiamo contrastando la maggioranza decisa ad approvare, in questa seduta fiume alla Camera, il disegno di legge Spacca-Italia, che condanna il Sud e le aree più in difficoltà del Paese al peggioramento delle proprie condizioni riguardanti la sanità, l’istruzione, i trasporti. Continueremo a contrastarli in tutti i modi: in Parlamento e nelle piazze”. Così il leader M5S Giuseppe Conte sui social.

M5S canta inno Mameli e sventola tricolore

Si chiude con l’inno di Mameli e il convinto richiamo all’unità nazionale la seduta fiume alla Camera sull’Autonomia. Al termine delle dichiarazioni di voto, dopo che Alfonso Colucci (M5S) aveva già tuonato contro il “malefico” di disegno della maggioranza, il gruppo M5S ha cantato tra i banchi di Montecitorio l’inno nazionale, sventolando i tricolori che molti deputati avevano al collo e sui banchi sin dalla partecipazione ieri alla piazza delle opposizioni a Santi Apostoli. 

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