Ma le opposizioni restano sul piede di guerra: "Così si spacca l'Italia"

“Al prossimo Consiglio nazionale proporrò l’istituzione di un Osservatorio sulle Regioni, formato dai capigruppo, i presidenti di Regione e la ministra Maria Elisabetta Casellati che dovrà monitorare il percorso della legge e controllare che i nostri ordini del giorno votati in Parlamento siano applicati. Vogliamo vigilare“. Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, punta a placare gli animi agitati nel suo partito, soprattutto al Sud, dopo il via libera definitivo alla riforma Calderoli sull’autonomia differenziata.

Aveva espresso dei dubbi il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, seguito poi dal collega alla guida della Basilicata, Vito Bardi, e a ruota da altri esponenti azzurri e non solo. “Sono emerse preoccupazioni che io comprendo benissimo e alle quali voglio rispondere”, chiarisce Tajani. A suo dire, insomma, “c’è un’esigenza di rassicurare. Io capisco benissimo le preoccupazioni del Sud, ma Forza Italia, prima al Senato e poi con gli ordini del giorno approvati alla Camera, è già intervenuta per migliorare la legge”.

E il lavoro, quindi, proseguirà. L’idea lanciata dal segretario azzurro piace ai big del partito. “L’Osservatorio sull’autonomia differenziata, annunciato da Antonio Tajani, è un’ulteriore iniziativa di Forza Italia a tutela delle regioni meridionali”, assicura il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri. Per dirla con le parole del capogruppo azzurro al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello, “saremo noi le sentinelle del Mezzogiorno”. L’intento di questo governo va nella direzione di “eliminare le sperequazioni che bloccano lo sviluppo delle regioni meridionali, rimediando ad un problema che risale ai tempi dell’Unità d’Italia e che ha mostrato poi le tante criticità che abbiamo visto a seguito della riforma voluta nel 2001 dalle sinistre”, osserva la vicesegretaria di FI, Deborah Bergamini.

Le opposizioni, invece, sono sul piede di guerra. “Come anche esponenti di Forza Italia hanno sottolineato, non si definiscono preventivamente i Lep e non c’è nessuna garanzia che i servizi fondamentali siano garantiti. C’è ora un solo modo per intervenire: i presidenti del centrodestra contrari sostengano i ricorsi presentati dai governatori del centrosinistra e il referendum. Altrimenti saremmo di fronte a un tentativo di allontanare le responsabilità quando invece senza i voti di Forza Italia questa legge non sarebbe stata approvata”, è l’idea della capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.

E il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, sentenzia: “Il ddl Calderoli che spacca l’Italia non rispetta molti articoli della Costituzione. Alla Lega interessavano solo soldi e stendardo, tant’è che hanno umiliato il Parlamento sventolando le bandiere delle singole regioni al posto del tricolore. Per noi la stella polare sono le parole di Mattarella: l’autonomia rafforza l’unità nazionale quando attua il principio di sussidiarietà. È un’altra cosa”. Duro anche il giudizio del deputato di Avs, Angelo Bonelli: “L’Autonomia differenziata, voluta da questa maggioranza, sarà lo sfascio dell’ambiente: ogni regione potrà farsi il proprio condono edilizio, eliminare o ridurre perimetri dei parchi nazionali come accaduto con i parchi regionali in Liguria. Inoltre indebolirà il Sud Italia e farà a pezzi il Servizio sanitario nazionale incentivando il turismo sanitario”. 

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