“Colombo voleva raggiungere le Indie circumnavigando la terra sulla base delle teorie di Galileo Galilei“. È questa l’ultima gaffe del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, pronunciata domenica durante l’evento Taobuk 2024 – Identità italiana, identità culturale al Teatro Antico di Taormina. L’esponente del governo stava parlando della scoperta delle Americhe da parte del navigatore genovese, avvenuta nel 1492, mentre il padre dell’astronomia nacque ben dopo, nel 1564.
Sangiuliano non è nuovo a scivoloni di questo genere. Il 6 luglio 2023 il ministro era stato protagonista di una nuova gaffe mentre faceva parte della giuria del Premio Strega, compito per il quale si presuppone ovvia la lettura dei libri in gara. Tuttavia, dopo aver elogiato le presentazioni dei libri, Sangiuliano ha detto: “Proverò a leggerli“. A dirigere la premiazione c’era la celebre comica Geppi Cucciari, la quale aveva subito chiesto stupita se, quindi, non l’avesse già fatto: “Sì, li ho letti perché ho votato però voglio, come dire, approfondire questi volumi”, aveva risposto Sangiuliano. Lo scambio si era concluso con una battuta da parte della conduttrice: «Cioè oltre la copertina… Dentro. Un bell’applauso al nostro ministro”.
L’ultimo scivolone, prima di quello su Cristoforo Colombo e Galileo Galilei, risale al 4 aprile scorso. Sangiuliano partecipava alla presentazione della nuova passeggiata archeologica a Roma e si era lanciato in un parallelismo geografico alquanto fantasioso: “Se pensiamo a Parigi, pensiamo agli Champs-Elysées e all’Arco del Trionfo, se pensiamo a Londra pensiamo a Times Square“, che si trova però nella Grande Mela. Il ministro della Cultura aveva poi cercato di giustificarsi in maniera abbastanza goffa: “Ho messo insieme New York con una delle piazze più famose della capitale inglese, Piccadilly Circus, non a caso chiamata la Times Square di Londra”.
Il 15 gennaio 2023, infine, Sangiuliano aveva fatto parlare di sé anche per essersi lanciato in un’interpretazione molto personale sul pensiero di Dante Alighieri. Il ministro della Cultura stava partecipando alla kermesse milanese di FdI, “Pronti, candidati al via”, quando, intervistato da Pietro Senaldi, aveva affermato: “Il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri. La destra ha cultura, deve solo affermarla. Quella visione dell’umano della persona la troviamo in Dante, ma anche la sua costruzione politica credo siano profondamente di destra. Ma io ritengo che non non dobbiamo sostituire l’egemonia culturale della sinistra , quella gramsciana, a un’altra egemonia, quella della destra. Dobbiamo liberare la cultura che è tale solo se è libera, se è dialettica”.