Schlein esulta per vittorie a Bari, Firenze, Potenza, Perugia e Campobasso. La Russa: "Rivedere doppio turno"

Il centrosinistra conquista le maggiori città tra quelle impegnate in questo turno di ballottaggi per le elezioni Amministrative. Le affermazioni principali a Firenze, Bari, Perugia, Potenza e Campobasso: tutti i capoluoghi di regione al voto vanno al centrosinistra. L’affluenza si ferma però al 47,71%, in calo rispetto al primo turno, in cui aveva votato il 62,83% degli aventi diritto.

Un dato che induce a intervenire il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che auspica un “ripensamento” della legge elettorale: “Al di là dei risultati del secondo turno delle elezioni Amministrative, di chi ha vinto e di chi ha perso, emerge un dato che deve far riflettere. Il doppio turno – sottolinea – non è salvifico e anzi incrementa l’astensione. In qualche caso, si viene eletti con solo il 20% dei voti degli aventi diritto. A volte, viene addirittura eletto chi ha meno voti assoluti di quanti ne ha avuti l’avversario al primo turno. Inaccettabile. Occorre ripensare a una legge elettorale per le Amministrative”, per inserire, auspica La Russa, “idonei correttivi per evitare storture come queste e incrementare la partecipazione”.

A Firenze vince Dunaro, a Bari eletto Leccese

A Firenze si impone Sara Funaro, prima sindaca del capoluogo toscano, che succede a Dario Nardella battendo nettamente, con il 60,5%, il candidato del centrodestra, l’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che si ferma al 39,44%. Ancora più netta la vittoria di Vito Leccese a Bari, con il 70,3% contro il 29,7% dell’avversario del centrodestra, Fabio Romito. Prima volta per sindaci donna anche a Perugia, con Vittoria Ferdinandi che con il 52,1% batte la candidata del centrodestra Margherita Scoccia (47,9%), e a Campobasso, dove Marialuisa Forte si impone per il centrosinistra con il 51% contro il 49% di Aldo De Benedittis.

Qui lo scarto è di soli 400 voti, ma permette comunque al centrosinistra di fare l’en plein dei capoluoghi di regione, con la vittoria a Potenza di Vincenzo Telesca (64,9%) su Francesco Fanelli (35,1%), e alla segretaria del Pd, Elly Schlein, di esultare: “Una vittoria storica per il Partito Democratico e il campo progressista. Abbiamo vinto in tutti e sei i capoluoghi di Regione strappandone tre alla destra e con tre nuove sindache, da Firenze a Bari, da Campobasso a Perugia, da Potenza a Cagliari. Le città hanno bocciato la destra che governa e mandato un messaggio chiaro a Giorgia Meloni: basta tagli alla sanità, basta coi salari bassi e no all’autonomia differenziata”.

Da tutto il centrosinistra si fa notare come questo sia stato, secondo le opposizioni, un voto per dire ‘no’ anche al premierato e all’autonomia differenziata, e in generale all’azione del governo Meloni. Almeno nelle città, perché è proprio nelle città che il centrosinistra conquista posizioni e si sente più forte, come fa notare da Bruxelles il commissario all’Economia, il dem Paolo Gentiloni: “Firenze, Bari, Perugia, Potenza, Campobasso. L’aria delle città rende liberi”, scrive l’ex premier sui social. Soddisfazione anche dal Movimento 5 Stelle: “I cittadini premiano i progetti di intesa tra le forze di opposizione, frutto non di alchimie di palazzo ma di una convergenza che si va consolidando nelle aule parlamentari quanto nelle piazze”.

Il centrodestra vince a Lecce

Tra le altre città al voto, il centrosinistra si impone anche a Cremona, con Leonardo Virgilio, e a Vibo Valentia, con Vincenzo Romeo. Per il centrodestra arrivano invece le vittorie a Lecce, con Adriana Poli Bortone che ha battuto l’uscente Carlo Salvemini del centrosinistra, a Rovigo, dove Valeria Cittadin ha sconfitto l’avversario M5S Edoardo Gaffeo, a Caltanissetta, dove Walter Tesauro ha vinto contro Annalisa Maria Petitto, della civica sostenuta dal Pd e a Vercelli, dove Roberto Scheda ha sconfitto Gabriele Bagnasco. Infine, ad Avellino la candidata civica Laura Nargi ha battuto il candidato del centrosinistra Antonio Gengaro.

Anche dal centrodestra arrivano frasi di soddisfazione. “La Lega amministra bene da sempre. Lo confermano gli ottimi risultati del Veneto, le conquiste in Piemonte come quella di Vercelli, e la vittoria di Lecce in Puglia”, dice il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, mentre da Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli afferma: “In questa tornata di ballottaggi il centrodestra cresce più del centrosinistra. Nello specifico strappa quattro capoluoghi di provincia al centrosinistra: Lecce, Rovigo, Verbania e Caltanissetta. Soltanto tre passano invece dal centrodestra al centrosinistra: Perugia, Potenza e Vibo Valentia. In pratica il centrodestra vince 4 a 3 sul centrosinistra”. Da Forza Italia, infine, è Alessandro Battilocchio a sottolineare che “questa tornata di elezioni Amministrative conferma la fiducia degli italiani nella coalizione di centrodestra e l’assoluta centralità di Forza Italia, che ne è il cuore e risulta decisiva in tutte le città”. 

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