Rigettati i ricorsi presentati dai legali di John, Lapo e Ginevra Elkann e del commercialista Gianluca Ferrero
I giudici della corte di Cassazione hanno rigettato i ricorsi presentati dagli avvocati di John, Lapo e Ginevra Elkann (nipoti di Gianni Agnelli) e del commercialista Gianluca Ferrero contro i sequestri conservativi disposti dalla procura di Torino il 6 marzo scorso nell’ambito dell’indagine sull’eredità dell’Avvocato. La Guardia di Finanza, in tale data, aveva sequestrato documenti, carteggi e dispositivi elettronici nei confronti dei quattro indagati. L’ipotesi di reato è quella di una presunta dichiarazione fraudolenta al fisco relativamente alle dichiarazioni dei redditi del 2018 e 2019 presentate da Marella Caracciolo, la vedova dell’Avvocato: secondo i pm, la residenza in Svizzera dichiarata da Marella era falsa e avrebbe consentito di evadere il fisco per milioni di euro e di escludere Margherita Agnelli (figlia di Gianni e madre di John, Lapo e Ginevra) dall’asse ereditario. L’indagine attuale prende il via proprio da un esposto di Margherita. Il riesame aveva già confermato il sequestro subito dopo subito la notifica del dispositivo, ritenendone però legittima solo una parte.
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