La premier: "Disposta assunzione di 1600 ispettori in più"

In giorni dove è alta l’attenzione sul tema delle morti sul lavoro, in particolare dopo la tragedia che ha riguardato Satnam Singh, la premier Giorgia Meloni prende parola nel messaggio inviato alla ‘Cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro’ in corso presso la Sala del Mappamondo della Camera.

“Il Governo intende fare la propria parte” in tema di sicurezza sul lavoro, “siamo convinti che la strategia da seguire sia quella di prevedere controlli molto più stringenti, pene più severe per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro e una sempre più diffusa cultura della prevenzione”, ha affermato la Presidente del Consiglio.

Meloni: “Assunti 1600 ispettori, in 2024 raddoppiamo controlli”

“In questi mesi abbiamo disposto l’assunzione di 1600 ispettori del lavoro in più con l’obiettivo di raddoppiare il numero delle ispezioni durante il 2024. Abbiamo introdotto la cosiddetta ‘patente a crediti’ per le imprese e i lavoratori autonomi e la lista di conformità per le imprese, che dimostrano comportamenti corretti e rispettosi delle regole”, ha aggiunto la premier. 

Meloni: “Sicurezza priorità governo ma è sfida per tutti”

“La sicurezza sul lavoro è un tema che sta particolarmente a cuore a questo Governo, ed è una delle priorità di cui ci stiamo occupando di più fin dal nostro insediamento, anche nel confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché questa è una sfida che non tocca solo le Istituzioni, ma che coinvolge tutti, ad ogni livello. Tutti, nessuno escluso, devono sentirsi parte in causa”, ha aggiunto Meloni.

“Desidero rivolgere un saluto particolare ai famigliari delle vittime di infortuni sul lavoro presenti oggi e ringraziare chi di loro ha scelto di offrire la propria testimonianza – scrive la presidente del Consiglio –. Grazie di cuore per ciò che vorrete condividere nel corso della cerimonia, perché ciò che farete non è un rito scontato o inutile. È qualcosa di estremamente prezioso, e verso il quale nutriamo profondo rispetto, perché ricorda ad ognuno di noi che dietro ai freddi numeri e alle statistiche ci sono volti, storie, famiglie, persone in carne ed ossa. Ed è nostro compito pensare a quelle persone, quando si fanno delle scelte e si prendono delle decisioni”.

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