Il Guardasigilli: "In arrivo commissario straordinario per piano edilizio"
“Abbiamo proposto di introdurre un commissario straordinario che avrà il compito di attuare in tempi brevissimi il piano nazionale di interventi per il numero di posti detentivi e per la realizzazione di nuovi alloggi destinati a personale di polizia penitenziaria. Questo programma edilizio sarà imponente e sarà realizzato speditamente”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio parlando durante il question time del problema sovraffollamento carcerario.
Nordio: “Non c’è rapporto causale tra sovraffollamento e suicidi”
“Il problema dei suicidi e il problema del sovraffollamento sono distinti e non esiste un rapporto causale diretto tra i due”, ha poi affermato Nordio. “Se è vero che il sovraffollamento carcerario aumenta il rischio di suicidio – prosegue – è vero che abbiamo esperienze di periodi di alto sovraffollamento in passato durante i quali i suicidi erano ridotti e viceversa. Questo non significa affatto che noi sottovalutiamo questi due problemi, ma vanno distinti. Per quanto riguarda i suicidi è un fardello di dolore che noi abbiamo ma sono eventi imprevisti e imprevedibili che sono radicati nel mistero della mente umana”.
Dl Carceri, Garante Detenuti: “Non ha effetti immediati che servirebbero”
“Va osservato che nella sua formulazione il provvedimento in esame, in alcune parti, non sembra produrre effetti nell’immediatezza, mentre occorrerebbero soluzioni anche di immediata attuazione direttamente riferibili alla ratio ed al contenuto normativo delle disposizioni oggetto del decreto”. È quanto si legge nella memoria del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, inviata alla commissione Giustizia del Senato sul dl Carceri.
“Il provvedimento esaminato, rispetto al contenuto significante di alcune sue disposizioni, sembra esibire una certa contraddittorietà tra il presupposto dell’urgenza e l’adozione di disposizioni la cui efficacia viene rinviata nel tempo“, si legge ancora nella memoria del Garante, in cui si osserva che “è pur vero, tuttavia, che la rispondenza al requisito della immediata applicabilità va valutata, alla stregua della giurisprudenza costituzionale in materia, anche con riguardo agli eventuali effetti intermedi che la normativa è destinata a produrre nelle more dell’introduzione di quelle disposizioni necessarie a garantirne la piena operatività”.
Dl carceri, 79 emendamenti Pd: da liberazione anticipata a domiciliari
Dalla liberazione anticipata, allo sconto di pena in caso di situazioni di sovraffollamento, all’innalzamento da 2 a 4 anni per la detenzione domiciliare, e poi nuove assunzioni e un fondo da 100 milioni per gli interventi sulle carceri. Sono alcuni dei temi posti dal Pd negli emendamenti al decreto carceri, all’esame della commissione Giustizia del Senato. Nel pacchetto anche la riproposizione di misure sperimentate durante l’emergenza Covid, come i permessi premio e le telefonate, per alleviare lo stato di tensione in calcio. E ancora emendamenti sull’abuso d’ufficio, per “correggere” la norma introdotta dal decreto con il nuovo reato di peculato per distrazione.
Sono 79 gli emendamenti presentati dai senatori Verini, Bazoli, Rossomando e Mirabelli, che puntano in primo luogo a “deflazionare” la popolazione carceraria. Il dl carceri è “uno dei decreti più malriusciti – ha detto la responsabile giustizia della segreteria Pd Debora Serracchiani in una conferenza stampa – e il primo che l’ha notato è stato lo stesso ministro Nordio, che si è affrettato a dire ‘non chiamatelo svuotacarceri’: non solo non lo svuota ma se ne disinteressa”.
“Il carcere è una emergenza nazionale – ha aggiunto Serracchiani -. Abbiamo avviato visite ispettive e quello che vediamo sono situazioni in cui i trattamenti sono disumani e degradanti. Siamo al 56esimo suicidio in carcere e al sesto di un agente penitenziario. Per questo abbiamo voluto sostenere la proposta di legge a prima firma Giachetti sulla liberazione anticipate e abbiamo posto in qualsiasi occasione l’attenzione sul carcere”.
Dl carceri, da Avs 18 emendamenti: da permessi premio ad autopsia obbligatoria
Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato in commissione Giustizia del Senato 18 emendamenti al decreto carceri del Ministro della Giustizia Nordio. “Con i nostri emendamenti – spiega la senatrice Ilaria Cucchi – proponiamo innanzitutto l’assunzione di 400 unità di personale tra operatori giuridico pedagogico, operatori di servizio sociale, mediatori culturali e psicologi perché riteniamo che le carceri abbiano bisogno di queste professionalità. Per intervenire sul sovraffollamento carcerario abbiamo presentato una serie di emendamenti in materia di liberazione anticipata, tra cui una misura già adottata con il governo Letta, una misura speciale, in vigore per due anni, che in alternativa ai 45 giorni di sconto pena a semestre, ne prevede 75 giorni ogni semestre. Prevediamo inoltre una detrazione, a regime, da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata”.
“Sempre per alleggerire le carceri italiane – aggiunge – riprendiamo una disposizione introdotta durante la pandemia dal decreto Cura Italia, confermata dal decreto Ristori, che permette ai detenuti in semilibertà di poter usufruire di licenze premio con il pernottamento. Proponiamo la proroga dei permessi premio riconosciuti a chi lavora all’esterno, o è ammesso all’istruzione, alla formazione professionale all’esterno oltre i termini previsti dall’Ordinamento Penitenziario”. Infine, “con una serie di emendamenti inseriamo nel decreto l’autopsia obbligatoria in caso di morte in carcere, proponiamo gli ‘Sportelli per i diritti dei detenuti’ nelle strutture detentive e colloqui telefonici e video telefonici giornalieri e per mezz’ora. Infine introduciamo il diritto alla sessualità in carcere e rifinanziamo il fondo, previsto dalla legge di bilancio, per il recupero e il reinserimento dei detenuti e dei condannati”. “Una vera e propria visione opposta e alternativa a quella della destra sulle carceri”, conclude.
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