Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi, Sala: “Se Comuni faranno ricorso ci assoceremo”

Ieri lo scontro con il figlio Pier Silvio sulla decisione presa dall'Enac

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, guarda “con interesse” al ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi in fase di valutazione da parte dei Comuni del comprensorio. “Sì, lo guardo con interesse. Vediamo anche gli altri comuni se lo faranno credo che ci assoceremo“, ha detto Sala, interpellato sul punto a margine dell’incontro con il corpo consolare. 

Sala: “Non replico a Pier Silvio Berlusconi, rispetto sua opinione”

Non replico, è una sua opinione che rispetto e non ho nulla da dire. Non voglio personalizzare questa faccenda“, ha poi specificato Sala. “Voglio stabilire un principio politico perché fare politica significa occuparsi della città, del traffico e delle buche, e di questioni che sono rilevanti. Malpensa è un aeroporto importante che è di tutti e deve rimanere di tutti. Che abbiano pensato a una intitolazione senza parlarne con la famiglia è veramente bizzarra”, ha aggiunto Sala, a margine dell’incontro con il corpo consolare. 

Sindaco Somma Lombardo: “Salvini rimetta scelta al territorio”

Il ricorso al Tar contro l’intitolazione dell’Aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi da parte dell’Enac “non è ancora stato presentato, stiamo ancora valutando i profili. Per dargli forza contiamo di farlo non da soli ma come minimo con il Comune di Milano, che è importante faccia la sua parte. Ci sono due sentenze, una del Tar della Calabria e l’altra del Consiglio di Stato, che dicono che quando si dedicano piazze, scuole o infrastrutture è importante il coinvolgimento della comunità locale e che le figure siano rappresentative del luogo che si va a intitolare. Per questo mi sembra importante che il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, da federalista quale è, rimetta la decisione ai Comuni del territorio, che sicuramente riusciranno a trovare una sintesi su un nome che unisce e, soprattutto, fedele alla tradizione dell’aeronautica italiana, che proprio qui è nata e continua a svilupparsi”. Così a LaPresse il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, proponendo per lo scalo i nomi di Gianni Caproni e Amalia Ercoli Finzi. “Non entro nel merito della figura di Silvio Berlusconi, ma la sua vicenda umana e politica è ancora troppo fresca e divisiva. Il timore è che sia stata fatta come una sorta di provocazione”, aggiunge Bellaria. 

Famiglia Caproni: “Berlusconi non è la scelta migliore”

Un’immagine del primo volo a Malpensa (famiglia Caproni)

E c’è anche chi propone nomi alternativi a cui intitolare Milano Malpensa, come quello di Giovanni Battista (Gianni) Caproni, pioniere dell’aviazione italiana e fondatore dell’omonima società di costruzioni aeronautiche. “Esistono figure più adeguate” rispetto a quella di Silvio Berlusconi, il quale non ha un “legame diretto né con il territorio né con l’aeronautica”, mentre “l’unico nome veramente giusto è quello di Gianni Caproni, non solo perché è un dei più grandi pionieri aeronautici del mondo, ma anche e soprattutto l’attività aviatoria di Malpensa è nata con lui“, ha dichiarato a LaPresse l’ingegnere Pierfrancesco Meazzini Boccadoro, nipote di Caproni e presidente del comitato scientifico del parco e museo di Volandia, il museo aeronautico che si trova proprio a Malpensa. “Berlusconi non è la scelta migliore. Non c’è un’avversione contro la persona, ma chiaramente come famiglia e anche come museo di Volandia tutte le persone hanno manifestato una sorpresa e un dispiacere”, afferma Meazzini, secondo cui all’ex premier andrebbero magari accostate “aree in cui lui ha dato un contributo diretto” come lo sport, la televisione o l’edilizia. “Storicamente, la ragione per cui Malpensa è un aeroporto è perché Gianni Caproni ha fatto lì le sue prime esperienze di volo, lì ha inventato il primo plurimotore al mondo e lì ha impiantato lo stabilimento ancora oggi presente e ancora oggi occupato da uno dei maggiori poli museali europei, che è Volandia, e ancora perfettamente conservato”, spiega il nipote. Caproni, osserva Meazzini, “è stato un nome un po’ trascurato in Italia però ha ancora molta notorietà all’estero. Per esempio uno degli aeroporti di New York è dedicato a Fiorello LaGuardia, amico di Gianni Caproni, non solo un grande sindaco ma anche un aviatore venuto in Italia per imparare a volare con 600 cadetti americani, volando sui Caproni”. Quindi “i nomi degli aeroporti o sono legati a una persona del territorio o comunque a delle figure che hanno una relazione con il mondo aeronautico. Anche il presidente di Volandia, Marco Reguzzoni, si è espresso più volte sull’opportunità di dare un nome a Malpensa e l’unico nome davvero adeguato – conclude – è quello di Gianni Caproni”.

Amalia Ercoli Finzi: “Intitolarlo a persone di grande caratura, non di parte”

Tra gli altri nomi proposti, da parte di alcuni sindaci del territorio, c’è anche quello di Amalia Ercoli Finzi, 87 anni, prima donna italiana a laurearsi in ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano, dove è stata poi docente, e consulente scientifica della Nasa, dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) e dell’Esa. “Sono rimasta molto colpita, non avrei mai immaginato che pensassero a me. Mi fa piacere che lo abbiano fatto ma non è assolutamente il caso: il mio tempo non è ancora venuto“, ha detto Ercoli Finzi a LaPresse. “L’intitolazione di un aeroporto è una cosa delicata, anche perché Malpensa è un aeroporto molto importante. Da ragazzini da Gallarate andavamo lì in bicicletta: ancora non c’era nulla, solo un casotto, ma ci immaginavamo cosa sarebbe diventato. Ricordi che risalgono a 70 anni fa. Ora è uno scalo importantissimo, molto bello e ben tenuto, e vorrei che fosse intitolato a una persona lombarda di grande caratura“, afferma, aggiungendo: “Tra le persone passate e di grande valore, una è Alessandro Manzoni, conosciuto in tutto il mondo, ma se proprio si volesse pensare a una donna, io vorrei Caterina Sforza”. Di nomi di grande valore, “ce ne sono. A mio avviso va scelta una persona di grandissima caratura e al di sopra delle parti: persone che vanno oltre il loro momento storico, che restano nella storia e che non creano invidie e antipatie di nessuno”, sostiene. “A mio avviso – conclude – un’intitolazione come quella ad Alessandro Manzoni sarebbe al di sopra delle parti e non creerebbe alcuna difficoltà ad essere approvata”. 

Beppe Sala-Pier Silvio Berlusconi, ieri lo scontro su intitolazione Malpensa

Tutto ciò che viene intitolato a nome di nostro padre a noi fa piacere, perché se lo stramerita. Le polemiche personalmente mi hanno infastidito e lasciano anche il tempo che trovano. Non so se era opportuno farlo adesso o più avanti. Noi figli non siamo stati informati e coinvolti. Mi sembra si voglia fare polemica sulla polemica e mi fa abbastanza ridere, soprattutto con certi toni”, aveva detto ieri l’ad di Mediaset Pier Silvio Berlusconi , a proposito dell’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa al padre Silvio, nel corso della serata per la stampa con la presentazione dei palinsesti autunnali negli studi di Cologno Monzese.

“Era chiaro che si solleva polemica ma mi fa ancora più incavolare rispetto alla polemica che era prevedibile, la polemica sulla polemica. Sala che si rivolge a mia sorella sui social, a lui dico: dì se sei favorevole o no. Puoi anche dire che sei contro per mille motivi ma non fare polemica sulla polemica, pensasse a Milano. Io vivo in Liguria ma tutte le volte che ci vengo dico che è un disastro tra traffico, buche e delinquenza”, ha concluso. 

“Mi pare di aver posto la questione Malpensa con garbo ed educazione. Se poi mi tocca interloquire con chi si rivolge a me dicendomi di ‘non rompere’, io non muto comunque il mio comportamento. Nel merito, io userei la dedica per fare politica? Vorrei sommessamente ricordare che c’è in Italia un partito politico che porta il nome di Berlusconi. L’intitolazione non è quindi un atto politico?”, aveva invece affermato in risposta Sala.