Dai pedaggi in autostrada ai dehors, passando per i taxi e le norme sulle ‘scatole nere’, è ampia la rosa di provvedimenti contenuti nel disegno di legge sulla concorrenza che venerdì ha ricevuto il via libera dei Consiglio dei Ministri. “Siamo convinti sia necessario aumentare la competitività del nostro Paese, anche attraverso la concorrenza interna, e con l’approvazione del Ddl Concorrenza compiamo un altro significativo passo nella giusta direzione, a supporto delle imprese e a tutela dei consumatori“, ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha proposto il ddl al Cdm.
Tra le principali misure contenute nel ddl, quella voluta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sulle concessioni autostradali, che sono state oggetto di approfondimenti anche con l’Europa. Dopo diverse modifiche rispetto alle prime bozze circolate, dal 2025 cambia il modello tariffario per i pedaggi con un nuovo sistema di regolazione, già sperimentato in quattro concessioni. La tariffa è divisa in tre componenti: la componente tariffaria di gestione e la componente tariffaria di costruzione, entrambe di competenza del concessionario, e la componente tariffaria per oneri integrativi, di competenza dell’ente concedente. Quest’ultima parte, il cosiddetto extragettito, andrà dunque allo Stato, che ne utilizzerà i proventi per gli investimenti autostradali, senza incrementare i pedaggi. Le future concessioni non supereranno i 15 anni, mentre per quelle in essere restano ferme le regole esistenti, con scadenze tassative per la revisione del piano economico finanziario (Pef).
La norma sui dehors – di competenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – prevede che entro un anno dall’entrata in vigore della legge sia emanato un decreto legislativo, su proposta del ministero (e di concerto con gli altri dicasteri competenti) per riordinare e coordinare la concessione ai pubblici esercizi. I Comuni dovranno adeguare i propri Regolamenti per garantire, in particolare, adeguate zone per il passaggio dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria nel caso di occupazione di marciapiedi. Fino al 31 dicembre 2025, e comunque fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo, resta la proroga delle norme del 2020 connesse alla pandemia di Covid.
Lotta dura all’abusivismo nel settore Taxi e Ncc, con l’applicazione di sanzioni in caso di mancata iscrizione al registro, che vanno dalla sospensione alla revoca dal ruolo dei conducenti. I Comuni potranno accedere al registro verificando la veridicità dei dati e comunicare al Mit quelli su eventuali provvedimenti di revoca o sospensione adottati. Vengono inoltre razionalizzate e allineate le sanzioni previste in materia di trasporto pubblico non di linea, sia che si tratti di taxi che di noleggio con conducente.
Rispetto invece alla portabilità delle scatole nere, i dispositivi installati dalle compagnie di assicurazione sui veicoli per monitorare e valutare il comportamento del conducente, viene fatto divieto alle imprese assicuratrici di prevedere clausole contrattuali che impediscano o limitino il diritto dell’assicurato di disinstallare, senza costi e alla scadenza annuale del contratto, questi dispositivi, oppure che stabiliscano penali in caso di restituzione dopo la scadenza. Viene stabilito un meccanismo di portabilità dei dati registrati dalle scatole nere, che devono essere forniti con modalità di uso comune e leggibili da dispositivo automatico: il consumatore potrà richiederli, tramite la compagnia assicurativa, all’impresa che gestisce i dispositivi elettronici. Prevista poi l’istituzione di un sistema informativo, sottoposto alla vigilanza di Ivass, sui rapporti assicurativi non obbligatori al fine di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti. I costi relativi alla realizzazione e alla gestione del sistema informativo antifrode sono completamente a carico delle imprese assicurative partecipanti.
Viene resa più funzionale l’attività di monitoraggio dei prezzi e delle tariffe effettuata dalle Camere di Commercio, attribuendo al Garante per la sorveglianza dei prezzi il potere di individuare i prodotti da sottoporre a controllo. Per un maggiore coordinamento, si prevede che il Garante adotti specifiche linee guida per individuare modalità omogenee di rilevazione dei prezzi quali, a titolo esemplificativo, le cadenze temporali.
Viene introdotta una misura di contrasto al fenomeno della cosiddetta “shrinkflation”, la pratica che consiste nel ridurre la quantità di prodotto, pur mantenendo inalterato il confezionamento, che determina, di fatto, un correlato aumento del prezzo per unità di misura. A tal fine viene previsto un obbligo di informazione in favore del consumatore che prevede l’apposizione di una specifica etichetta nel prodotto esposto.
Implementata la definizione di Startup innovative con nuovi parametri in grado di individuare e premiare le imprese con le maggiori potenzialità, ovvero le micro, piccole e medie imprese che, entro 2 anni dall’iscrizione nell’apposito registro speciale, hanno un capitale sociale di 20mila euro e almeno un dipendente. Viene data particolare attenzione alle Startup innovative che operano nei settori strategici, che potranno permanere nel relativo registro speciale fino a 84 mesi (invece di 60). Ampliate le ipotesi in cui gli incubatori certificati possono essere riconosciuti e iscritti nell’apposito registro, estendendo agli stessi i benefici delle deduzioni fiscali del 30% dall’Ires di cui oggi beneficiano altri soggetti economici che investono in Startup. Previste inoltre disposizioni per promuovere gli investimenti in capitale di rischio da parte di investitori privati e istituzionali.