Il vicepresidente della Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia, ha commentato l’incontro di pugilato tra Angela Carini e Imane Khelif.

“Io sono sinceramente indignato, perché lo sport prevede per definizione che ci sia lealtà e quindi equivalenza nella possibilità delle prestazioni”. Lo ha detto Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia, commentando l’incontro di pugilato tra Angela Carini e Imane Khelif.

“A maggior ragione penso che per una donna sia indispensabile poter avere, nel suo avversario quando gareggia, i medesimi requisiti”, ribadisce Rampelli: “La decisione del CIO l’abbiamo criticata come FdI – che poi afferma – Oggi quello che è accaduto dimostra che non c’è stata nella gara quell’equivalenza, e probabilmente la nostra atleta azzurra è stata costretta dal timore fisico, per sé e per la sua famiglia, a interrompere così repentinamente l’incontro”.

Rampelli critica poi il commento dei telecronisti Rai: “Qualche giornalista ha commentato, nella telecronaca, a mio giudizio in maniera superficiale se non addirittura sconveniente”. Il motivo, per il deputato di FdI, è che “nessuno abbia capito fino in fondo cosa significhi per un atleta arrivare a disputare i Giochi Olimpici”. Alla luce di ciò, Rampelli sottolinea come “bisogna andare piano con i commenti”, perché quelli “che ho ascoltato in diretta televisiva sono semplicemente indecorosi”.

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