Il generale sui social: "La maggioranza degli italiani bianca e caucasica, basta con le polemiche"
“Di che cosa ho parlato di così strano nelle ultime ore? Sempre di tratti somatici“. Così Roberto Vannacci in un video postato sui social, nel quale aggiunge: “Sollecitato a riguardo, ho ribadito quello che avevo scritto nel libro: ovvero che una persona, per non fare i soliti nomi perché è una cosa generalizzata, che ha i tratti somatici tipici del Centrafrica e ha la pelle nera, non rappresenta la stragrande maggioranza degli italiani, che invece sono di pelle bianca e hanno i tratti somatici tipicamente caucasici”. Il generale, eurodeputato della Lega parla dal mare, a bordo di una imbarcazione, durante un periodo di vacanza, e coglie l’occasione degli auguri di Ferragosto per un chiarimento che, a suo dire, “mette un punto finale” alle polemiche scaturite dalle sue dichiarazioni sulla campionessa azzurra Paola Egonu.
“Quello che ho detto è vero?”, si chiede Vannacci: “Sì, è vero. Non c’è dubbio. Basta guardare la statistica della popolazione italiana e basta chiederlo agli italiani. Gli italiani sono bianchi. C’è qualche italiano di seconda generazione, cioè di cittadinanza italiana, che ha la pelle nera, ma le cui origini sono dichiaratamente africane. Quindi quello che ho detto è vero”. “Seconda considerazione – prosegue – quello che ho detto è strano? No, non è strano. Tutti lo sanno. Chiedetelo in giro, se una persona nera rappresenta la maggior parte degli italiani. Vi diranno di no. L’italiano medio queste cose le sa, le riconosce. La realtà è quella che è di fronte a noi e non può essere negata”.
“Terzo punto – prosegue – è reato? È un’offesa oppure un’istigazione all’odio dire quello che ho detto? No, non lo è. Nella maniera più assoluta. E non solo lo dico io e lo dice la maggior parte degli italiani, ma si sono pronunciati anche dei giudici al riguardo. Quindi anche su questo argomento possiamo mettere un punto finale”. Da ultimo la vicenda “a me interessa poco – sottolinea – ne ho scritto una volta nel libro nell’ambito di una considerazione molto più ampia e per me la cosa era finita là. Invece interessa proprio a tutti quei detrattori che dicono che questa considerazione non è interessante”.”Guarda caso sono proprio tutti i giornalisti, le testate, i sinistrorsi, e chi protende per questa politica di sinistra che ogni volta riportano in ballo questa frase, per attirare l’attenzione”. La mia frase, conclude, “è vera, non è strana, non costituisce reato, non offende e non istiga all’odio“.
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