Il vicepremier: "Nessun inciucio con la sinistra"
“Difendiamo la nostra posizione, ma non c’entra nulla con la stabilità di governo”. Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, a margine della messa con il cardinale Zuppi alla Route degli scout Agesci a Verona, in riferimento al dibattito sullo Ius scholae.”Non c’entra niente con la tenuta politica del governo – sottolinea -.Siamo partiti politici differenti, facciamo parte di una coalizione, ma teniamo fede ai nostri impegni. Non ho mai cambiato bandiera nella mia vita, figuriamoci se posso cambiarla con i capelli bianchi”.
Sullo Ius scholae “abbiamo solo espresso quella che è la nostra posizione. Non abbiamo detto che deve essere discussa oggi o domani. Non possiamo rinunciare alla nostra identità e al nostro pensiero. Anche perché lo Ius scholae sarebbe più rigido dell’attuale legge per concedere la cittadinanza”, ma questo “non ha nulla a che fare con inciuci o accordi con la sinistra. Credo di aver dimostrato nella mia vita da che parte sto” ha precisato il vicepremier. Un centrodestra moderno deve raccogliere consensi e si vince sempre la partita al centro, se noi abbandoniamo il centro, il centrodestra è destinato a perdere. Dobbiamo tenere conto dell’Italia di oggi e quale sarà la l’Italia di domani. Ma non ha nulla a che vedere con cambiamenti di posizione”, ha aggiunto Tajani, “sono uno dei fondatori di Forza Italia e se il centrodestra esiste lo si deve a Silvio Berlusconi e noi andiamo avanti lungo questo percorso. Non c’è alcun problema nella maggioranza. Ognuno può esprime le idee che vuole per aprire il dibattito, ma non c’è alcun pericolo”.
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