M5S: "Fino a quando Meloni coprirà ministro?"

Non si ferma la polemica scoppiata intorno al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, e in particolare alle mail – diffuse da Dagospia – nelle quali venivano comunicate informazioni riservate anche a Maria Rosaria Boccia, che nelle scorse settimane ha più volte comunicato di essere collaboratrice del Ministero nonostante le continue smentite dell’ente. “Il G7 cultura è ancora sicuro?”, chiede la capogruppo dem in commissione cultura alla Camera, Irene Manzi, riferendosi ai documenti pubblicati, i quali dimostrano che il gabinetto del ministero della Cultura, su richiesta del ministro stesso, ha condiviso anche a Boccia informazioni e documenti sensibili sui piani di sicurezza e di spostamento dei ministri e delle delegazioni che parteciperanno al vertice internazionale che si terrà a Pompei.

“Siamo davanti a una situazione molto grave che dimostra gravi falle organizzative su cui chiediamo chiarezza e che vengano fatti tutti gli accertamenti del caso anche da parte della Farnesina e del Ministero degli interni”, aggiunge Manzi, per la quale Sangiuliano “deve uscire dal silenzio e spiegare nelle sedi istituzionali tutti i contorni di questa vicenda opaca della nomina di una sua consigliera, mai formalizzata, a cui è sia stato concesso di partecipare a riunioni interne dell’amministrazione, sopralluoghi per la definizione di importanti aspetti legati alla sicurezza e all’organizzazione del G7 e missioni istituzionali”.

M5S: “Fino a quando Meloni coprirà ministro?”

Per Gennaro Sangiuliano e per l’intero governo Meloni è finito il tempo dei silenzi imbarazzati. Devono spiegare perché una ‘consigliera’, che tale non era, del ministro della Cultura ha partecipato ad incontri riservati, a chat interne al ministero e a riunioni con i consiglieri del ministro senza averne titolo”. Così i capigruppo M5S in commissione cultura alla Camera e al Senato Antonio Caso e Luca Pirondini. “Devono spiegare come possa essere possibile che la ‘non consigliera’ di Gennaro Sangiuliano ricevesse mail con informazioni sensibili da funzionari del ministero della cultura, per giunta su un account non protetto – proseguono – Devono spiegare se è vero che ha partecipato ad eventi pubblici in qualità di ‘collaboratrice’ di Gennaro Sangiuliano e se tali trasferte, con relativi benefit e spese di viaggio, siamo state pagate con soldi pubblici”, aggiungono i senatori pentastellati.

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