M5S: "Spazio abnorme al Tg1". Boldrini: "Raramente Paese così in basso". La vicenda Boccia rimbalza sui media esteri
Il giorno dopo l’intervista al Tg1 del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sul caso Boccia, con l’autodifesa dell’esponente del governo Meloni, arriva una iniziativa formale dalle opposizioni. Il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ha consegnato al posto di polizia della Camera l’esposto indirizzato alla Procura della Repubblica di Roma sulla vicenda. “Ieri ho sentito una imbarazzante intervista di Sangiuliano, che non deve chiedere scusa a Giorgia Meloni o a sua moglie ma agli italiani” e “siccome la premier Meloni difende l’indifendibile non mi resta che rivolgermi ancora alla autorità giudiziaria”, ha detto Bonelli ai giornalisti.
Ma le giustificazioni date da Sangiuliano sul ruolo della influencer-imprenditrice , con cui ha confessato di avere una relazione non convincono le opposizioni, che puntano il dito poi sul discredito alle istituzioni causato dal caso Boccia. Sempre da Avs Elisabetta Piccolotti parla di “clamorosa figuraccia con cui si misura una inadeguatezza inaccettabile”. Il Movimento 5 Stelle punta poi il dito sullo spazio dato dal Tg1 al ministro. “La soap opera triste con protagonista Il ministro della cultura trova questa sera uno spazio abnorme sul primo telegiornale della tv pubblica. Oltre 10 minuti in cui Gennaro Sangiuliano usa il più importante tg della Rai per autoassolversi. Questo è Servizio Pubblico? Porteremo la questione in commissione di vigilanza”, chiedono gli esponenti pentastellati in commissione di vigilanza Rai.
Critiche anche dal Pd. “Avevamo chiesto al ministro Sangiuliano di venire a riferire sul caso Boccia in Parlamento perché ci interessano le ricadute istituzionali della vicenda, e invece occupa il servizio pubblico, la televisione di noi tutti, senza peraltro chiarire nulla. Davvero basta”, dice la capogruppo dem in commissione Cultura a Palazzo Madama, Cecilia D’Elia. “Raramente il nostro Paese è caduto così in basso come con la vicenda del ministro Sangiuliano e la finta consulente Boccia. Una storia imbarazzante che va ben oltre il gossip, come dimostrano le dimissioni farsa prontamente respinte dalla presidente Meloni. La sua soap opera personale è diventata una questione politica e di sicurezza nazionale”, rincara la dose Laura Boldrini.
Italia Viva non fa sconti a Sangiuliano e alla Rai. “Mai nella storia del servizio pubblico è stato stravolto un palinsesto e data una tribuna di 15 minuti a un ministro per un uso privato. I vertici dell’azienda siano immediatamente convocati dalla commissione di Vigilanza Rai”, dichiara la deputata Maria Elena Boschi, mentre per Matteo Renzi “In un Paese civile un Ministro riferisce in parlamento, non al Tg1“.
Linea simile anche da +Europa. “L’esclusiva del Tg1, o meglio lo show televisivo del ministro Sangiuliano andato in onda ieri sera in prima serata, è qualcosa che non ha precedenti nella storia del nostro Paese”, scrive il segretario Riccardo Magi su X.
La vicenda è rimbalzata anche sui media di tutto il mondo. Il giornale francese ‘Le Figaro’ fa notare come Sangiuliano abbia fatto “delicate confessioni pubbliche” riguardo a Maria Rosaria Boccia “una giovane donna che inonda i social network di testimonianze della loro relazione”. “Il ministro ammette la relazione con l’influecer” è invece il titolo scelto dal sito web della Orf, la televisione pubblica austriaca. Nell’articolo sul tema viene spiegato come il ministro fosse “emozionato” nel corso dell’intervista e abbia chiesto scusa per il suo “comportamento imbarazzante” alla moglie e alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per il danno causato. Della vicenda si occupa anche ‘Politico’ che mette in luce come Giorgia Meloni rischi “un nuovo colpo” dopo che il ministro della Cultura “suo stretto alleato” sia stato costretto “ad ammettere una relazione con un’influencer dei social media che aveva cercato di assumere come consulente del ministero”.
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