Il ministro “è sotto ricatto”, da lui “informazioni non corrette” e vederlo ieri in tv “mi ha fatto sorridere”. Il botta e risposta tra Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano prosegue a colpi di messaggi social e dichiarazioni e, dopo l’intervista al Tg1 del ministro, la replica della 41enne arriva su La Stampa. “Ci sono alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto”, sostiene Boccia che in riferimento alla sua presunta consulenza con il Mic assicura: era gratuita ed “è stata firmata sia da me che dal ministro”.
Nella mail del 5 giugno relativa all’organizzazione del G7 c’erano “certamente” informazioni riservate, assicura nella video intervista: “il direttore del parco l’ha inviata sotto espressa comunicazione del ministro, e non penso il direttore abbia frainteso proprio nulla perché c’erano tanti testimoni e il ministro è stato molto chiaro nel sottolineare che doveva recapitarla anche a me”. La mail riportava “l’alternativa dei due percorsi che gli altri ministri che partecipano al G7 avrebbero dovuto fare e tutte le informazioni relative all’organizzazione”. A chi le chiede un chiarimento sulla relazione affettiva che il ministro dice di aver avuto con lei, risponde netta: “Questo dovrebbe chiarirlo lui”. E se le domandano se si sia sentita tradita, dice: “Tradita no, perché il tradimento lo subisco eventualmente da persone a me care. Sicuramente la situazione poteva essere gestita in una forma più rispettosa”.
Le stilettate dell’imprenditrice passano anche per una sequela di affondi via Instagram: “Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità – attacca – Vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere a esercitarlo”. Poi si domanda: “Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?” Dal canto loro, le opposizioni denunciano quello che definiscono “l’uso privato del servizio pubblico” da parte del ministro, per l’intervista andata in onda mercoledì in prime time sul Tg1, con oltre 3 milioni di spettatori.
E la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia (M5S) fa sapere che, a seguito di “diverse richieste”, convocherà “con la massima urgenza un ufficio di presidenza per affrontare il caso e consentire ai gruppi di intervenire e porre le richieste che riterranno opportune”. Sulla vicenda arriva un esposto firmato da Angelo Bonelli di Avs che in mattinata deposita presso il posto di polizia di Montecitorio il plico contenente tra l’altro numerosi articoli di giornale, dichiarazioni e commenti social. Il deputato fa riferimento ai possibili reati di distrazione per peculato e rivelazione del segreto d’ufficio, e chiede alla procura della Capitale di valutare la rilevanza penale di quanto accaduto.