“Le morti e gli incidenti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva. Svolgere un’attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società non può e non deve implicare rischi per l’integrità degli individui”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato alla presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia Chiara Gribaudo, in occasione della presentazione della Relazione annuale.
“La sicurezza nel lavoro è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione, che non può trovare limiti nella mancanza o nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro e i luoghi ove esso si svolge sani e privi di pericoli. Non sarà mai sufficiente l’impegno a questo scopo delle Istituzioni e delle parti sociali”, ha poi sottolineato Mattarella.
“La Relazione della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia potrà offrire un significativo contributo di conoscenza e analisi. Nel rinnovare vicinanza ai familiari dei caduti nella tragedia ferroviaria di Brandizzo, alcuni presenti all’odierna iniziativa, rivolgo sentimenti di solidarietà alle vittime e ai familiari di tutti gli incidenti sul lavoro“, aggiunge il Capo dello Stato.
“La guerra, per sua natura, genera odio e consolida il rifiuto di riconoscersi tra persone e popoli come uguali e dotati di pari dignità, per affermare, invece, con una abusata interpretazione dell’interesse nazionale di ciascuno, principi di diseguaglianza. Quante volte abbiamo sentito usare le categorie di ‘nemico secolare’ e di ‘spazio vitale’ a giustificazione di aggressioni? E’ la storia del Secondo conflitto mondiale. Il Diritto internazionale umanitario, con le sue convenzioni – i trattati più ratificati del pianeta – rappresenta, al contrario, un riconoscimento di fratellanza che unisce, al di là dei contrasti, i popoli“. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato alla Tavola Rotonda sul diritto umanitario di Sanremo.
“Lo scopo è porre un freno al piano inclinato degli orrori della guerra – aggiunge il Capo dello Stato – Lo attestano la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Convenzione contro il genocidio, quella contro la tortura. Si tratta di principi che non lasciano spazio all’ambiguità e, non a caso, è fatto obbligo a ciascuna delle parti in guerra di rispettare le Convenzioni di Ginevra, anche quando fossero ripetutamente violate dall’avversario: il diritto umanitario va rispettato in ogni circostanza”.