A Napoli primo appuntamento importante per il neo ministro: "È l'antidoto all'estremismo e alla discriminazione"

Si è aperto a Napoli il G7 Cultura, che tra oggi e domani farà riunire i ministri della Cultura di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Una prima prova importante per il neo ministro Alessandro Giuli, padrone di casa entrato in carica da appena due settimane a seguito delle dimissioni di Gennaro Sangiuliano

 

“Vi ringrazio di essere qui per lanciare insieme un messaggio politico al mondo: la cultura è un bene pubblico essenziale delle nostre società e un valore, un linguaggio universale, che parla al cuore di tutti e contribuisce al dialogo tra i popoli” ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli, nel suo intervento introduttivo ai lavori del G7 della Cultura nel Palazzo Reale del capoluogo campano.

“Viviamo un’epoca segnata dalle lacerazioni sociali, dall’odio fondamentalista, da conflitti militari che pensavano essere memoria del passato. Affrontiamo nuove sfide – ha aggiunto Giuli – dettate dall’evoluzione della tecnologia e dai cambiamenti climatici. L’Italia crede che, soprattutto in questa epoca, la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile. È per questo che la Presidenza italiana ha voluto ospitare un G7 Cultura, dopo sette anni dalla prima e unica edizione, a Firenze nel 2017″. 

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