Il segretario di +Europa: "Raggiunto l'obiettivo, siamo felici"
“Siamo felici perché è stato raggiunto l’obiettivo pochi minuti fa delle 500mila firme. Il 6 settembre, quando abbiamo depositato il quesito insieme agli altri soggetti promotori, in pochissimi credevano che fosse possibile una mobilitazione del genere, cioè che fosse possibile raccogliere in poco più di due settimane 500mila firme su un tema difficile, divisivo come quello della riforma della legge sulla cittadinanza, soprattutto su un tema che questo governo e molti altri prima di questo hanno affrontato, e mi viene da dire utilizzato, in maniera ideologica, avvelenando il dibattito pubblico”. Lo ha dichiarato il segretario di +Europa, Riccardo Magi, in un punto stampa davanti Montecitorio: “Queste 500mila firme sono il segno che c’è una parte del Paese che non ci sta a questo tipo di racconto, che vuole discutere, che vuole dibattere anche di temi come questo, che vuole delle riforme che diano un futuro al Paese. Queste 500mila firme sono il segno della non rassegnazione delle persone. E sono anche un grande segno per la democrazia”, ha aggiunto. “È oggettivamente uno scandalo che un governo realizzi una piattaforma in un Paese in cui ci sono 50 milioni di aventi diritto, e quindi di aventi diritto al voto e alla firma, che va in palla per qualche decina di migliaia di persone che decidono di firmare”, ha poi sottolineato. “Quindi chiediamo di rafforzarla, ma chiediamo ai cittadini di continuare a firmare. Noi raccoglieremo le firme fino all’ultimo giorno utile per dare ancora maggiore forza”. In conclusione Magi ha quindi affermato: “Questo referendum segna il primo passo possibile, concreto per una riforma della legge sulla cittadinanza. In tutti questi anni il Parlamento non è riuscito a farlo perché non c’erano i numeri, perché non c’era la volontà politica. Anche in questo momento ci sembra che sia così, noi facciamo la nostra strada e diamo il nostro contributo”.
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