I segretari di Cgil e Uil al presidio organizzato in piazza Navona, a Roma

“Abbiamo appena detto al governo che la sicurezza di un Paese la si realizza investendo sulla sanità, superando la precarietà, aumentando gli stipendi, cancellando l’evasione fiscale e colpendo chi non rispetta le leggi attraverso l’evasione fiscale e non limitando la libertà delle persone di esprimere il proprio punto di vista”. Così Maurizio Landini, segretario della Cgil, arrivando in piazza Navona dov’era in corso la manifestazione contro il ddl sicurezza, che ha visto un’ampia partecipazione politica e civile. “Abbiamo chiesto in esplicito che questo provvedimento venga messo in discussione e venga cambiato – afferma il segretario – credo che le manifestazioni di oggi indicano che un provvedimento di questa natura va contro il consenso delle persone. Non abbiamo nessuna intenzione di accettare e far passare questa logica autoritaria”. Gli fa eco Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, che prima di raggiungere la manifestazione si trovava, con lo stesso Landini e con il segretario della Cisl Luigi Sbarra, a palazzo Chigi per un incontro con il governo sulla prossima manovra: “Una scelta sbagliata e illogica, che rischia di accendere lo scontro sociale nel Paese. Scegliere di approvare questo decreto è un errore”. “La nostra risposta sarebbe arrestateci tutti”, continua Bombardieri, ricordando le tante manifestazione di lavoratrici e lavoratori passate che con i nuovi provvedimenti diverrebbero illegali. “Invitiamo il governo e il parlamento a ripensarci”, conclude il segretario.

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