La protesta davanti alla sede della Prefettura
Con lo slogan ‘No alla repressione’, diverse centinaia di manifestanti hanno protestato contro il Ddl Sicurezza – recentemente approvato alla Camera – davanti alla sede della Prefettura di Milano: tante le sigle presenti, tra cui Cgil, Anpi, Pd e Avs. Luca Stanzione, segretario provinciale Cgil Milano, ha così spiegato la loro presenza in piazza: “Siamo qui per denunciare una politica sulla sicurezza della destra che è fallimentare, perché se devono intervenire con un disegno di legge ulteriore dopo che negli ultimi 10 anni hanno fatto altri interventi allora stanno sconfessando tutto quello che hanno fatto prima. E poi siamo qui per dire che il diritto a manifestare non può essere represso quello che viene introdotto con questo decreto è che se un lavoratore perde il posto di lavoro, blocca davanti alla sua fabbrica la strada rischia anni di reclusione e questo è inaccettabile”. “Crediamo come Anpi che questo decreto sia vicino all’autoritarismo, di fronte alle libertà individuali e collettive che vengono meno l’Anpi non può che esserci”, spiega Primo Minelli, presidente provinciale dell’Anpi Milano. “È un Ddl che confonde la parola sicurezza con la parola repressione”, dice Alessandro Capelli, segretario metropolitano del PD milanese. “Non mette un centesimo per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, non mette un centesimo per i presidi per le forze dell’ordine nelle grandi città o nei progetti di coesione sociale. Costruisce invece una legge per penalizzare chi esprime dissenso contro il governo. Rischia di essere una legge liberticida contro studenti e studentesse che manifestano per il clima, per i lavoratori che manifestano per il loro posto di lavoro”.
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