La maggioranza si divide dopo la vittoria dell'estrema destra austriaca

Dopo la vittoria del partito di estrema destra Fpö alle elezioni parlamentari in Austria, nelle quali ha ottenuto il 29,2% dei voti, sono arrivate le reazioni da parte della politica italiana. Se da una parte l’opposizione è preoccupata per questo risultato, la maggioranza si divide. “Isolare rigurgiti neonazisti“, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Un pensiero che però non sembra essere condiviso da Matteo Salvini, secondo cui “non esiste alcun allarme” in questo senso

Tajani: “Isolare rigurgiti neonazisti”

A proposito dell’esito delle elezioni in Austria, “credo che si debba trovare una forma di governo diversa, magari con liberali e socialisti, a guida popolare perché di fatto il partito popolare è il più forte dopo estrema destra”, “credo sia da isolare tutto quello che fa pensare a rigurgiti neonazisti“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di RaiNews24. La forza dei popolari europei con l’estrema destra “non dialoga in Germania e non dialogherà neanche in Austria”, ha detto ancora Tajani, sottolineando che “l’estrema destra da sola non è in grado di vincere, come si è visto anche in Francia” e che “chi è in grado di governare è sempre al centro”. 

Salvini: “Nessun allarme neonazista”

Esulta invece Matteo Salvini: “Bellissimo risultato per i nostri alleati. Stamattina qualcuno parlava di nazismo: o c’è qualcuno che dorme male, che mangia pesante, perché non penso ci sia l’allarme neonazista in Francia, o in Germania, in Austria e in Olanda. Quando i cittadini votano bisogna rispettare il voto popolare. Se gli austriaci hanno deciso che il primo partito fosse il Partito delle Libertà, che ha i temi della sicurezza, contrasto all’immigrazione clandestina, della difesa del lavoro e della famiglia, fra le loro priorità, vuol dire che così la pensano gli austriaci. Saranno a Pontida e nessuno si offenda”. 

Vannacci: “È democrazia solo se votano a sinistra?”

“I risultati delle elezioni in Austria vedono trionfare Fpö, il partito delle Libertà, con un risultato storico. I cittadini hanno scelto per la difesa della propria identità, della propria cultura, della propria patria. È stato un voto libero e pienamente democratico. Tuttavia, questo voto non piace alla sinistra, che parla di ‘Giorno nero per la democrazia’. Come se fosse democratico solo il voto a sinistra. Strano il loro concetto di elezioni libere. Eccolo, il ‘Mondo al contrario’: accusano tutti di fascismo, ma i veri antidemocratici, intolleranti e discriminatori sono loro“. Così Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega. 

Lupi: “Estrema destra incompatibile con Ppe”

L’estrema destra è incompatibile con i valori del Partito Popolare Europeo ed in Europa non può e non deve esserci spazio per rigurgiti neonazisti. Il voto in Austria, così come quello recente in alcune regioni tedesche, hanno registrato una significativa avanzata delle forze estremiste e populiste”, ha affermato invece il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi. “Senza allarmismi, perché il partito più forte in Europa è il Ppe e perché l’Unione Europea ha fortunatamente robusti anticorpi democratici, è necessaria una seria analisi sulla crescita di questi movimenti, sulle cause della disaffezione di parte dell’elettorato e sui cambiamenti sociali e culturali che stanno attraversando i paesi del Continente. Agitare lo spauracchio della dittatura e dell’autoritarismo può servire a guadagnare qualche voto, ma non risolve il problema, che va affrontato nella sua complessità”, conclude.

Malpezzi (Pd): “Salvini contro interesse nazionale”

“Salvini si rallegra per il risultato dei ‘suoi alleati’ di FPÖ: un partito razzista e nazista che su immigrazione ed economia danneggerebbe anche l’Italia. Ma Salvini è troppo preso a costruire l’internazionale anti europeista, illiberale e filo-russa per accorgersene”. Così Simona Malpezzi, senatrice del Pd, su X. 

Furore (M5s): “Fpö vuole annessione Alto Adige e Salvini li difende”

“Tajani e Salvini ancora una volta se la danno di santa ragione. Il primo auspica l’isolamento del partito FPÖ di estrazione neonazista, il secondo invece li difende dimenticando il loro passato e le loro parole d’ordine che in alcuni casi copiano addirittura quelle di Hitler. In questa commedia da avanspettacolo Tajani e Salvini si dimenticano di essere vicepresidenti del governo italiano e che il nostro Paese devono difendere, rappresentare e valorizzare”. Così in una nota Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. “In più occasioni gli esponenti di FPÖ hanno definito l’Alto Adige parte integrante dell’Austria, indipendentemente dall’attuale confine. Quale sarà il prossimo passo se andranno al governo? L’annessione? Matteo Salvini si ricordi che lui ha giurato sulla Costituzione italiana”, conclude Furore.

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