L'imprenditore torinese era stato iscritto nel registro degli indagati per mancato versamento Iva su salvataggio Thesan Savio

Una richiesta di condanna a 10 mesi di carcere per “il mancato versamento di circa 1 milione di euro tra Iva e ritenute della Thesan Savio spa”: è la richiesta dell’accusa, al termine della requisitoria, nel processo a carico di Massimo Segre, imprenditore torinese, noto anche per il modo in cui ruppe il fidanzamento con la manager Cristina Seymandi.

Nel 2020, l’azienda attiva nella produzione di accessori per serramenti, con sede a Chiusa San Michele, aveva evitato il fallimento a fronte di un passivo di 100milioni di euro, chiedendo il concordato preventivo e arrivando a un accordo con i creditori. In quell’occasione venne siglato anche un accordo con l’Agenzia delle Entrate, ma da un controllo successivo, sarebbe emerso un mancato versamento di 2milioni di Iva e un altro milione di ritenute d’acconto. Segre era dunque stato iscritto nel registro degli indagati per omesso versamento.

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