Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea di Confindustria a Bari, è tornato a parlare della prossima manovra: “Nessuna nuova tassa, siamo contrarissimi a imporre nuove tasse. Ci sono state alcune cattive interpretazioni di alcune parole” che ieri ha detto il ministro dell’Economia, Giorgetti, ma “finché saremo noi al governo non ci saranno nuove tasse per gli italiani”.
“Per noi di Forza Italia ogni aumento di tasse è da evitare. Il Mef ha smentito l’aumento delle accise sul Diesel, al limite può esserci una modulazione, ma bisogna capire bene di cosa si tratta. Questo governo è impegnato a diminuire le tasse. Se si parla di Diesel, si parla di trasporto pesante, con una ricaduta sulla distribuzione dei beni di prima necessità. Un aumento delle accise sul gasolio, quindi, è assolutamente da evitare. Il sistema dei trasporti è molto delicato, dunque bisogna fare di tutto per cercare di alleggerirlo. Le critiche dell’opposizione? Ci siamo abituati, ma non è con gli insulti che si ottengono i voti”. Così a Radio Radicale il deputato e responsabile del Dipartimento energia di Forza Italia, Luca Squeri.
Dopo l’intervista di Giorgetti le opposizioni sono andate all’attacco. “Con l’annuncio dei ‘sacrifici per tutti’ , o meglio le ‘tasse per tutti’ nella prossima legge di Bilancio, Giorgetti ha spazzato via anni una volta per tutte anni di chiacchiere del centrodestra sui tagli alle tasse e ridicolizzato Meloni, Salvini e Tajani“, ha dichiarato Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. “È sempre più evidente che il prossimo provvedimento economico smentirà anni e anni di bugie dei tre moschettieri, sulle pensioni, sulle retribuzioni, sulle tasse, sulle accise: una vera e propria Caporetto”, conclude.
“Avevano promesso non sarebbe stata una manovra lacrime e sangue ma come sempre erano vuote chiacchiere buone per la campagna elettorale. Adesso che i numeri vanno scritti su carta ecco Giorgetti annunciare sacrifici per tutti che poi sono i lavoratori, i pensionati, quelli che pagano le tasse, il ceto medio, chi ogni giorno fa camminare le aziende. Da un lato la destra disegna un Paese che non c’è, con un’economia che corre a gonfie vele e un’occupazione che vola – dimenticando i milioni di lavoratori poveri – e dall’altro si appresta a imporre sacrifici e alzare le tasse. La verità è che le priorità del governo sono insensate oltre che ingiuste, favorire chi evade non solo è un’offesa ai cittadini onesti ma toglie soldi, miliardi di euro, alle casse dello Stato che quindi deve prenderli dalle tasche degli altri. La destra sta acuendo diseguaglianze e premiando chi si fa beffe delle regole come testimoniano i venti condoni partoriti in ventiquattro mesi”. Così Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata dem.