Oggi assemblea a Roma delle varie anime del movimento contro il Ddl Calderoli
“Eravamo fiduciosi del risultato e siamo qui per ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per questo risultato e che ritengono che questa legge vada abrogata”. Così Giovanni Maria Flick, presidente del comitato referendario contro l’Autonomia differenziata, a margine dell’Assemblea a Roma. “Siamo qui anche perchè ora arriva la fase più difficile. Se il refedendum verrà ammesso ci sarà da lavorare per trasformare quelle firme in voto“, aggiunge Flick.
“Ci siamo uniti con l’obiettivo di fermare questa legge, un obiettivo che riguarda tutti i cittadini italiani e spero che le beghe politiche saranno fuori – è l’auspicio di Ivana Veronese, vice presidente del Comitato promotore del referendum – Noi poi dovremmo convincere tutta quella parte dell’Italia che non va a votare di andare a votare”.
“Questa non è una battaglia di parte ma una grande battaglia che vuole parlare a tutto il paese. Abbiamo raccolto firme trasversali, sia geograficamente con grande partecipazione del sud ma anche del nord sia politicamente – ha aggiunto Christian Ferrari della Cgil – dire no all’Autonomia differenziata non è una posizione di partito, la nostra è una battaglia che mira ad includere non a dividere”.
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