Manifestazione pro Palestina, Tajani: “Libero pensiero non significa esaltazione dell’antisemitismo”

“Il ministro Piantedosi ha ragione, non si può trasformare una legittima manifestazione in una esaltazione dell’antisemitismo, in una esaltazione di una azione terroristica che ha provocato migliaia di morti. Dobbiamo garantire la sicurezza di tutti i luoghi di culto ebraici. Mi auguro che prevalga il buon senso perché il diritto di manifestare è un’altra cosa, il diritto di esaltare atti terroristici è un’altra cosa”. Così il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, parlando a margine della ‘Giornata dell’economia’ organizzata da Forza Italia a Milano della manifestazione pro Palestina non autorizzata, in programma oggi a Roma, vietata dal Viminale per l’ordine pubblico. “Il diritto di trasformare manifestazioni di libero pensiero in manifestazioni dove si indica al pubblico ludibrio una persona come la senatrice Liliana Segre, che è un’immagine emblematica della lotta contro il nazifascismo, di indicarla come pericoloso agente sionista o indicare come agente sionista persone che magari sono di religione ebraica, è inaccettabile”, ha ribadito Tajani riferendosi ai cartelli esposti in una precedente manifestazione a Milano. “Nulla a che ridire se si manifesta legittimamente per sostenere il diritto del popolo palestinese, per il quale tutti siamo assolutamente d’accordo, ma trasformare la difesa e il diritto del popolo palestinese in una manifestazione di odio razziale contro gli ebrei e contro Israele, questo non significa esprimere libero pensiero”, ha concluso il titolare della Farnesina.