Pontida, giovani Lega contestano Tajani. Salvini: “Chiedo scusa a nome loro”

"Ius scholae in vista, Tajani scafista?", si legge su uno striscione esposto al raduno del Carroccio

Tajani, Tajani vaffanculo“. È uno dei cori intonati dai giovani della Lega in arrivo in corteo nella tensostruttura allestita a Pontida, in provincia di Bergamo, al raduno del Carroccio, tra fumogeni verdi e sventolìo di bandiere anche con il Leone di San Marco. “Ius scholae in vista, Tajani scafista?“, si legge su uno striscione. “Tajani moderato, noi no”, hanno poi urlato. In testa al corteo con il megafono in mano il consigliere milanese della Lega, Alessandro Verri. I ragazzi hanno intonato anche ‘Secessione, secessione’, ‘Roma ladrona, la Lega non perdona’ e ‘Bossi, Bossi’.

Tajani: “Grazie a Salvini, anche per me ogni alleato è amico”

“Grazie Matteo Salvini. Anche per me ogni alleato è un amico. La lealtà è il principio sul quale si regge la coalizione di centrodestra al governo dell’Italia”. Lo scrive su X il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, dopo le scuse arrivate dal leader della Lega, Matteo Salvini, a Pontida, per i cori contro lo stesso Tajani da parte di alcuni leghisti. 

Martusciello (FI): “Cori vergognosi contro meridionali”

Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, ha commentato con durezza i cori offensivi contro i meridionali che si sono levati durante il raduno della Lega a Pontida. “Le offese rivolte ai casertani e ai napoletani sono vergognose e inaccettabili”, ha detto Martusciello. “Ci aspettiamo che la Lega campana prenda immediatamente le distanze da quanto accaduto”. Martusciello ha inoltre sottolineato come questo episodio confermi “quello che diciamo nella Lega conta solo Salvini e la sua linea”. Ha quindi lanciato un monito in vista delle prossime elezioni regionali: “Sia chiaro, se è così, o la Lega fa una scelta civica, o non ci sarà nessun apparentamento per le regionali in Campania”.

Cittadinanza, FI: “Ingiurie a Pontida, certi che Lega prenderà distanze”

Le dichiarazioni che giungono da Pontida, ottusamente ingiuriose nei riguardi del nostro segretario nazionale Antonio Tajani, provengono evidentemente da ignoranti, perché evidentemente ignorano il contenuto della proposta di Forza Italia sullo ‘Ius Italiae’ e intervengono scompostamente con slogan volgari e frasi fatte. Se così fosse, siamo certi che la la dirigenza della Lega – una volta lette – prenderà le distanze da tali inqualificabili parole e non farà mancare il leale sostegno al segretario Tajani”. Così in una nota Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia e Paolo Barelli, presidente dei deputati azzurri. 

Salvini: “Cori contro Tajani? Chiedo scusa a nome loro”

Chiedo scusa a nome loro. Sono 4 scemi, anzi 5. Ogni alleato è un amico”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando a Pontida (Bergamo) a chi gli chiedeva dei cori dei giovani leghisti contro il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani.

Pontida, cambia lo speaker del raduno

Novità domani a Pontida. Sul palco per annunciare i vari interventi al raduno della Lega non ci sarà come ormai accadeva da anni Daniele Belotti, ex deputato leghista atalantino doc, che con le sue urla al microfono ha caratterizzato tradizionalmente la kermesse del Carroccio sul pratone nelle valli bergamasche. Quest’anno, invece, il microfono sarà affidato allo speaker Mirko Mengozzi, ‘voce’ a San Siro dell’Inter. Rivali nella stracittadina del Milan, la squadra del cuore del vicepremier e leader leghista, Matteo Salvini. “Da militante vado a dare una mano al bar e in cucina”, dice Belotti a LaPresse.

Pontida, su palco scritta: ‘Non è reato difendere i confini’ anche in inglese

Sono in fase di ultimazione i lavori di allestimento del palco sul pratone di Pontida, in provincia di Bergamo, per il raduno della Lega. Come preannunciato, domina la scritta a caratteri cubitali ‘Non è un reato difendere i confini’ (in italiano e in inglese) accanto a un tricolore. Sotto trova spazio l’hashtag ‘Io sto con Salvini‘ e accanto il simbolo della Lega. Il colore dominante è il blu. ‘Orgogliosi di essere leghisti’, ‘Pontida’ e ‘Palazzago c’è’ in verde sono i tre striscioni appesi sopra il muro su cui si trova lo slogan ‘Padroni a casa nostra’. Sul ‘sacro suolo’ leghista sono stati allestiti a ferro di cavallo anche alcuni gazebo. Oggi la manifestazione leghista prende il via con il raduno dei giovani, insieme al vicepremier e segretario Matteo Salvini e al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Domani il clou con gli interventi dal palco a partire dalle 10 e una serie di ospiti internazionali, da Viktor Orban a Geert Wilders.