A Pontida, nelle valli bergamasche, va in scena il raduno della Lega, sul pratone infangato nonostante il sole. Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, in camicia azzurra, accanto al ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli, e a diversi esponenti del Carroccio, tra cui i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, ha aperto il raduno ricordando anche le vittime del 7 ottobre. Accanto all’albero della vita, ha guardato, durante un momento di raccoglimento, il maxischermo dove scorrono le immagini dei militanti scomparsi e anche del massacro di Hamas di un anno fa, sulle note di ‘Amazing Grace’. “In ricordo delle vittime del terrorismo islamico, 7 ottobre 2023”, si legge fra l’altro sul maxischermo. Sul palco davanti al pratone sfilano molti big del Carroccio e anche alcuni leader sovranisti europei come l’olandese Wilders e il premier ungherese Orban.
Due emoticon con il fuoco. Così il tycoon sudafricano e proprietario di X manifesta Elon Musk esprime il suo plauso commentando un post del premier ungherese, Viktor Orban, che ha pubblicato due foto, nelle quali è ritratto con il leader della Lega, Matteo Salvini, al raduno della Lega a Pontida (Bergamo). In uno dei due scatti i due sono poi in compagnia di André Ventura, leader di Chega, e l’olandese Geert Wilders.
Che non abbia la tessera della Lega “non rappresenta un problema per Salvini, per Fedriga, per Zaia, non è un problema per il popolo della Lega. Nel congresso che ci sarà prossimamente, come sembra sia stato ventilato, lo vedremo”. Così il generale Roberto Vannacci al termine del raduno di Pontida. Ai cronisti che gli chiedeva se al Congresso presenterà una mozione Vannacci, l’eurodeputato ha risposto “ne parleremo quando ci sarà il congresso, io non escludo nulla. Io oggi faccio parte della Lega in Europa e in Italia e continuo su questa strada.
“Noi non molliamo, noi non molliamo, noi non molliamo. Grazie alla grande Lega e agli amici arrivati da tutta Europa. Lega nata da 40 anni per dare forza e territori, per dare coesione sociale e speranza ai nostri popoli, Lega storia di coerenza. Dal prato di Pontida un eterno grazie a Umberto Bossi e a Roberto Maroni per averci accompagnato fin qua”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo dal palco di Pontida (Bergamo).
“Il governo è compatto, di amici prima ancora che di alleati. Ogni tanto discutiamo, come ogni famiglia, ma poi si trova sempre la soluzione”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo dal palco del raduno di Pontida, nelle valli bergamasche.
“Lo dico con il massimo rispetto. L’Italia oggi è il Paese che con la nostra legge concede più cittadinanze ai cittadini stranieri. Donne e uomini che arrivano da lontano dotati di rispetto e buona volontà sono nostri fratelli e sorelle. Il problema non è il colore della pelle. La ricetta per i prossimi anni non è concedere più cittadinanze o regalarle più velocemente. La priorità dell’Italia dovrebbe essere semmai poter revocare la cittadinanza, che è un atto di fede, agli stranieri che commettono un reato. Se rapini e uccidi, via la cittadinanza e torna nel tuo Paese”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo dal palco del raduno di Pontida.
“L’autonomia dopo 30 anni è legge dello Stato, indietro non si torna“. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo dal palco di Pontida. “Ci abbiamo provato con la devolution, con l’indipendenza e con il federalismo fiscale. Proveranno a dividerci, non ci riusciranno. L’autonomia è sfida, è una grande opportunità per i giovani”, ha aggiunto.
“Guardiamo soprattutto agli italiani. Il nostro obiettivo nella legge di bilancio è aumentare gli stipendi alle lavoratrici e ai lavoratori e abbassare le tasse alle partite Iva. Se qualcuno deve pagare di più, siano i banchieri e non gli operai”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo dal palco di Pontida (Bergamo).
Il processo Open Arms? “Mi dà forza sapere che in quell’aula di tribunale nel mese di ottobre, qualora ci fosse un giudice che approvasse la condanna a sei anni di carcere”, eventualmente anche “in terzo grado di giudizio, io varcherei le porte di quel carcere a testa alta. Sei anni di carcere non sono una multa o lavori socialmente utili, ma galera. Possono arrestare una persona che ha difeso l’Italia e gli italiani, non possono fermare la Santa alleanza dei popoli europei che oggi nasce da Pontida”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, parlando dal palco di Pontida. “Non sono preoccupato. Sono indignato, sorpreso da gente che tradisce, che non ha onore, che non ha dignità e che scappa. Io sono sempre abituato a non dare la colpa a chi è vicino a me. Non sopporto quelli che fuggono e quelli che rinnegano”, ha aggiunto.
Alle 13.45 è iniziato l’intervento del segretario della Lega Matteo Salvini, ma il pratone di Pontida ha ancora diversi spazi vuoti. Dietro le prime file compatte sotto il palco tra le bandiere, le distanze tra i militanti leghisti aumentano e sul fondo del prato recintato dai gazebo delle varie regioni italiane, complice anche il fango, ci sono grandi spazi rimasti vuoti. Più presenze ai lati nelle zone delle cucine, ma anche davanti alla storica scritta ‘Padroni a casa nostra’ pochi leghisti siedono ad ascoltare il vicepresidente del Consiglio Salvini.
“Bruxelles deve essere occupata. Non dobbiamo uscire dall’Europa, dobbiamo entrare con la forza. I burocrati di Bruxelles non servono gli interessi delle persone ma i propri interessi. Se andrà avanti così, sarà la rovina per l’intera Europa. Stiamo vivendo sull’oceano dell’egemonia della sinistra, ma l’Ungheria è un’isola particolare che sta combattendo contro la sinistra internazionale. Combattiamo con successo. L’Ungheria ha dimostrato che i patrioti possono governare il proprio Paese con successo, noi governiamo molto meglio della sinistra”. Così il premier ungherese, Viktor Orban, leader di Fidesz, intervenendo dal palco di Pontida. Come gruppo dei Patrioti “dobbiamo rafforzarci e andare avanti sulla strada dell’unificazione della destra europea. Non si può fermare. Al termine della lotta, saremo noi la forza politica maggiore di tutta l’Europa. Riprenderemo in mano la politica di Bruxelles e renderemo l’Europa di nuovo grande, forte, ricca, sicura e libera”, ha aggiunto.
“Non cediamo i nostri Paesi né ai burocrati di Bruxelles né ai migranti. L’Italia è degli italiani, l’Ungheria è degli ungheresi. Varcare un confine senza un permesso non è un reato. In Ungheria il numero dei migranti è zero, noi non diamo in mani altrui il nostro Paese. L’Ungheria è casa nostra e ci vogliamo sentire di casa”. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban, leader di Fidesz, intervenendo dal palco di Pontida, omaggiato dal pratone con cori ‘Orban, Orban’. “La sinistra europea e i burocrati di Bruxelles insieme puniscono l’Ungheria, abbiamo dovuto sborsare 200 milioni di euro, ogni giorno 1 milione perché non facciamo entrare i migranti. Questa è la vergogna di Bruxelles. Se continueranno a punirci, noi i migranti li trasporteremo da Budapest a Bruxelles. Se vogliono dei migranti che se li tengano”, ha aggiunto.
“Noi festeggiamo Salvini come un eroe, perché ha chiuso i confini e ha difeso le case degli italiani. Anzi, lui ha difeso anche l’Europa. Meriterebbe un’onorificenza e non procedimenti penali. Quella in corso contro Salvini è una vergogna, della sinistra e di tutta l’Europa”. Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, leader di Fidesz, intervenendo dal palco del raduno della Lega di Pontida, applaudito dal pratone.
“Un messaggio al mio caro amico Matteo Salvini: tutti quelli riuniti qui ti vogliono bene. Sappi che quando sarai in tribunale, sarai il nostro eroe. Siamo con te, ecco perché siamo qui. Viva Matteo Salvini. Vai per la tua strada e seguila, non ti abbandoneremo mai, non sarai mai solo”. Così l’olandese Geert Wilders parlando dal palco del raduno leghista di Pontida, con riferimento al caso Open Arms. “Tutti i Patrioti europei saranno a fianco del loro leader, Matteo Salvini”, ha aggiunto.
La Lega “è una delle forze patriottiche più importanti della libertà in Europa. Cercano di farci credere che questo adattamento sia la via del progresso. È questa l’Europa che vogliamo raccontare ai nostri figli? No, no”. Lo ha detto Marlene Svazek, vicepresidente dell’Fpo, partito fresco vincitore delle elezioni in Austria, intervenendo dal palco del raduno leghista di Pontida. Dopo queste domande retoriche, il pratone ha risposto urlando ‘No’. “Alla prossima generazione vorrei raccontare un’Europa forte e con il coraggio di prendere decisioni chiare come ha fatto Matteo Salvini, mettendo la sicurezza del suo Paese al di sopra di ogni interesse e così difendendo i valori dell’Europa”, ha aggiunto. “Stiamo diventando sempre di più in Italia, in Ungheria, in Olanda e anche in Austria. In tutta Europa lo spirito dei movimenti patriottici si sta risvegliando. Siamo noi la forza per far sì che l’Europa non rimanga solo una visione. Siamo partiti che non si fanno intimorire dal mainstream politico”, ha detto ancora Svazek applaudita dai militanti leghisti.
“Processate anche me, a Catania ha portato buone. E poi difendere i confini non è un reato: avrei fatto le stesse cose che ha fatto Salvini. Quindi processate anche me, processate anche voi. Per me non è un reato, ma perché sul banco degli imputati non c’è il presidente del Consiglio, quel ministro che si autoelogiava per aver fermato lui l’invasione?”. Così il ministro degli Affari regionali e delle autonomie, Roberto Calderoli, sul palco di Pontida a proposito del processo Open Arms.
Sul palco di Pontida sale Giancarlo Giorgetti e torna a parlare della manovra. “Oggi il ministro dell’Economia e delle finanze non è un banchiere, è un figlio di un pescatore e di un’operaia tessile. So distinguere chi può fare sacrifici e chi non li può fare”., ha detto il titolare delle Finanze. “Arrivo qua come quello famoso perché vuole aumentare le tasse. Io ho semplicemente detto in un’intervista, rispondendo a una domanda se volessimo tassare le banche, che a mio giudizio che i sacrifici li devono fare tutti citando l’articolo 53 della Costituzione, in base a chi ha più capacità contributiva. Io avevo bene in mente quello che ha fatto questo governo e quello che ha fatto io in questi due anni. È giusto che i sacrifici li faccia chi ha le possibilità per farli. In questo momento questo governo con grande serietà, perché il mio mestiere non è facile, sta cercando di tradurre in fatti un principio di buonsenso. State tranquilli e sereni, chi è pratico di Pontida, sa che noi siamo dalla parte della gente che lavora, che produce e che fa sacrifici”, ha aggiunto.
“Tajani ha fatto una proposta e noi non siamo d’accordo, io non sono d’accordo. Io l’ho valutata attentamente e non sono d’accordo perché la cittadinanza non si vende, non si regala, non si svende, non si mette su un banchetto del mercato. La cittadinanza, eventualmente, la si guadagna. E siccome non c’è neanche la reciprocità a livello internazionale, con tutte queste nazioni che vorrebbero la cittadinanza italiana, oltre a essere la doppia cittadinanza, perché tutto gli stranieri che nascono in Italia hanno la cittadinanza dello ius sanguinis, quindi, non hanno bisogno di un’altra cittadinanza. Per quale motivo dovrei dare la doppia cittadinanza? Cos’è che spinge? Oltretutto a questi signori sono garantiti tutti i diritti tranne uno. Per quale motivo si vuole dare la cittadinanza a queste persone? Le uniche nazioni che hanno lo ius soli sono quelle che hanno basato la loro esistenza sull’immigrazione ovvero Stati Uniti, Canada, Brasile e l’Argentina”. Così l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci a margine del raduno di Pontida. A chi gli chiedeva un commento sui cori e gli striscioni contro il vicepresidente Tajani fatti ieri dai giovani della Lega, Vannacci ha detto, “La volgarità non è mai benvenuta”
Sull’autonomia, “capisco le opposizioni, capisco meno qualche alleato che ogni giorno dice che bisogna riflettere, bisogna aspettare i Lep. È una legge che è stata votata da tutti in maggioranza, anche da chi fa i distinguo. L’autonomia era nel programma, se non la facciamo tradiamo il voto di chi ci ha mandato al governo”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali e delle autonomie, Roberto Calderoli, intervenendo dal palco dal raduno leghista di Pontida (Bergamo).
A Pontida c’è anche Roberto Vannacci, che nella serata di sabato si è esibito con Salvini cantando la canzone ‘Generale’ di De Gregori. Per lui bagno di folla sul pratone: “Vannacci, Vannacci”, urla qualcuno. Ma c’è anche chi sostiene: “Non c’entra niente con la Lega”.
Il generale ha scattato diversi selfie con i militanti e poi ha fatto un giro fra gli stand delle varie regioni italiane. “Io ho già firmato la raccolta firme a sostegno di Salvini” per il caso Open Arms, ha detto ai cronisti che chiedevano se prenderà la tessera del Carroccio. “Ma lei dà retta a questi signori (i giornalisti, ndr)”, ha poi risposto Vannacci a uno dei militanti che lo esortava a non fondare un suo partito. “Se prenderò la tessera della Lega? Ne parleremo, ne discuteremo, ma ciò non toglie nulla. Io sono qua con la Lega, faccio campagna elettorale per la Lega, c’è tantissima gente che supporta quello che io dico e quello che promuovo ed, essendo io nella Lega, fa bene a me e fa bene alla Lega”, ha detto l’eurodeputato incalzato dai cronisti nel corso della visita agli stand.
“L’autonomia è un primo passo verso il federalismo, sappiamo che abbiamo ancora una strada tortuosa davanti piena di insidie. Lo vediamo nella cronica politica, è per questo che ci vuole una Lega forte e soprattutto unita. Una grande famiglia dove l’anima storica e quella a vocazione nazionale e sovranista devono stare unite. Questo è il messaggio che vogliamo dare. Crescere e camminare insieme uniti con il nostro segretario, senza cadere nelle contrapposizioni tra Nord e Sud”. Lo ha detto il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, intervenendo dal palco del raduno di Pontida (Bergamo).