Baldino (M5S): "Non credo nelle buone intenzioni di Forza Italia, ma se pdl va avanti pronti a discuterne"

“L’approccio che bisogna avere è quello di una discussione di merito, poi si può anche non essere d’accordo, la cosa che non va bene è che ci sia qualcuno che decide cosa si può o non si può discutere“. Lo ha detto a LaPresse Raffaele Nevi, deputato e portavoce di Forza Italia, a proposito della proposta azzurra dello Ius Italiae. Nevi plaude all’apertura del capogruppo al Senato di FdI, Lucio Malan: “Bene l’approccio di Malan, si discute con serietà, senza drammi. Siamo consapevoli che non è un’urgenza di domani mattina, ma una cosa seria su cui avviare un dialogo. Speriamo che anche nella Lega prevalga questo approccio, bisogna abbassare i toni, tranquillizzarsi, c’è solo da discutere e ragionare. Nel programma c’è scritto chiaramente che dobbiamo favorire l’integrazione e la nostra proposta va in questo senso, quindi siamo nell’ambito del programma di governo”. “La cosa che non accettiamo – ha rimarcato – è che ci sia qualcuno che dice quello che possiamo e non possiamo discutere nella coalizione”.

M5S: “FI non credibile, ma se pdl va avanti pronti a discuterne”

Sulle modifiche alla legge di Cittadinanza “non credo nelle buone intenzioni di Forza Italia e non credo si arriverà a una calendarizzazione del provvedimento sullo Ius scholae. Ma in caso contrario noi siamo pronti a parlarne e a dare un nostro contributo”. Così Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S alla Camera e prima firmataria della proposta di legge recante ‘Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla Cittadinanza’.”Per noi ogni passo avanti rispetto a una legge vecchia e che è di ostacolo per l’acquisto della Cittadinanza, soprattutto per i ragazzi e le ragazze, è ben accetto e siamo pronti a discuterne – spiega la deputata, contattata da LaPresse – dal nostro punto di vista ogni passo avanti vedrà il nostro contributo“.”Detto ciò non ci credo perché non credo che dal punto di vista di Fora Italia il gioco valga la candela – conclude – Penso sia più che una reale intenzione una scusa per ottenere altro, per riposizionarsi. Ma se dovessero stupirmi, noi ci siamo”.

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