La proposta in occasione dell'ottantesimo anniversario della guerra partigiana

Istituire un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, in totale 10 milioni, presso la presidenza del Consiglio, “al fine di consentire la promozione e lo svolgimento di iniziative per la celebrazione, con un programma triennale, dell’ottantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione”. Le risorse sono destinate “a finanziare le iniziative promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane“. È quanto prevede una proposta di legge del Pd depositata alla Camera con le firme di Andrea De Maria, Roberto Morassut, Elly Schlein e Chiara Braga e sottoscritto da tutti i deputati del gruppo. L’anniversario, si legge nella relazione che accompagna la proposta di legge, visionata da LaPresse, è l’occasione per “ricordare gli eventi con i quali l’Italia si è liberata dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista e ha riconquistato, con la fine della guerra, la libertà, l’indipendenza e l’unità della nazione e della Patria“. La pdl “chiede che il Parlamento, permetta, anche con uno specifico contributo finanziario – come si è sempre provveduto in passato per eventi celebrativi consimili – l’attuazione del programma delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione, da realizzare con il concorso e la partecipazione del Governo“. L’intento è indirizzare le iniziative anzitutto alle nuove generazioni: “nella scuola e nelle università, nei luoghi del lavoro e nei centri della formazione professionale”, poiché non vi è dubbio che “la gioventù italiana, formata nei valori e nei princìpi dell’antifascismo e della Resistenza, possa essere protagonista e artefice della rigenerazione della politica e delle istituzioni”.

“Liberazione è ancora attuale, è una festa contro il fascismo”

“Oltre alla lotta armata”, vi fu “un’altra forma di Resistenza, meno visibile ma non per questo meno determinante”, sottolinea il Pd: “una lotta senza armi, condotta con tenacia e coraggio dalle lavoratrici e dai lavoratori, che seppero mettere in campo uno strumento altrettanto potente, gli scioperi“, e “un esempio emblematico di questa Resistenza civile fu lo sciopero del marzo 1944, quando decine di migliaia di operai nelle fabbriche del Nord Italia bloccarono la produzione per più giorni, sfidando la brutalità dell’occupazione nazifascista”. E “ricordare quelle giornate dà ancora più valore alla celebrazione del 25 aprile, la Festa della Liberazione” il cui significato dopo 80 anni “è ancora vivo e di grande attualità: è una festa per la democrazia, la libertà e l’indipendenza nazionale ma è anche una festa contro il fascismo, contro la dittatura e contro la guerra, tornata ad affacciarsi in Europa, con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin”.

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