Il capo dello Stato a Cracovia al XIX vertice del gruppo Arraiolos

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è tornato a parlare della necessità di una difesa comune europea intervenendo al XIX vertice del gruppo Arraiolos.  “Il nostro Continente si trova ad affrontare grandi sfide di diversa natura: da quelle climatiche a quelle geopolitiche. Questo ci richiama all’urgenza di compiere passi avanti affinché l’Unione sia in grado di rispondervi con efficacia e tempestività, assumendo il ruolo e le responsabilità che le competono. Tra queste sfide e riforme – indifferibili – vi è quella della difesa comune dell’Unione”, ha detto Mattarella.

“Nel dicembre del 1999, a Helsinki, il Consiglio europeo della difesa – cui partecipavano anche i Paesi candidati all’ingresso nell’Unione – era giunto alla definizione concreta di un corpo d’armata europeo di sessantamila unità. E ciascun paese aveva indicato con precisione quali assetti vi conferiva”, ha aggiunto Mattarella. “Sono passati 25 anni. Saremmo in ben altra condizione di sicurezza se avessimo proseguito su quella strada. Ma ci si fermò per le improvvise riserve negli Usa e in alcuni dei Paesi dell’Unione per il timore che si costruisse una – peraltro inverosimile – alternativa alla Nato. Si trattava, al contrario di renderne più forte il pilastro europeo. Quelle resistenze si sono per fortuna attenuate”, ha concluso.

Sergio Mattarella a Cracovia al vertice Arraiolos
Sergio Mattarella a Cracovia al vertice Arraiolos

Rammarico per risorse in armi, ma vi siamo costretti

Mattarella ha poi sottolineato che la spesa militare è eccessiva ma allo stesso modo inevitabile. “Personalmente avverto, ancor più che rammarico, tristezza nel vedere immense quantità di risorse finanziarie per l’acquisto di armi, sottraendole a impieghi di carattere sociale. Dalla salute al cambiamento climatico, dalla cultura alle infrastrutture”, ha sottolineato il capo dello Stato che ha poi aggiunto: “Ma vi siamo costretti dal mutamento del clima che è calato all’improvviso sul nostro Continente, a causa dell’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina e dal manifestarsi di una sua sorprendente aggressività militare fuori dalla storia e dalla razionalità, considerata anche la vicendevole contabilità di vittime e di devastazioni del territorio”.

L’Ue non lasci soli gli Stati Uniti

Mattarella ha anche parlato della necessità che l’Unione Europea affianchi gli Stati Uniti nella gestione delle crisi internazionali e non solo. “Vediamo tutti che il mondo va velocemente verso una molteplicità di soggetti di ampie dimensione e di grandi possibilità. Vediamo anche che, per la stabilità internazionale e per contrastare chi calpesta il diritto internazionale, non bastano più gli Stati Uniti da soli. Non dobbiamo lasciarli soli e l’unica possibilità per farlo è quella di acquisire vere, efficaci, capacità militari. Sempre pronti a una cooperazione che allenti le tensioni, nel rispetto di indipendenza e sovranità di ogni Stato. Quelle capacità comuni dell’Unione sono indispensabili. Nella speranza di non doverle mai usare”, ha concluso l’inquilino del Quirinale. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata