La senatrice a vita alla presentazione del libro di Nathania Zevi: "Mi faccio anche troppe domande"
La senatrice a vita, Liliana Segre, è intervenuta nel corso della presentazione del libro di Nathania Zevi ‘Il nemico ideale’, edito da Rai Libri, al Tempio di Adriano a Roma. “Devo sentirmi sempre io il nemico ideale?”, si è chiesta con riferimento alla recrudescenza dell’antisemitismo seguita alla guerra in atto in Medio Oriente.
“Il discorso è talmente complesso e antico che mentre leggevo questo libro – ha raccontato la senatrice a vita – riandavo a tante cose del passato, anche lontano. Le cose che succedevano nel 1938 vedevano me bambina semplice, che mai si sarebbe aspettata che così tanti anni dopo si sarebbe trovata a riparlare delle stesse cose. Questo senso di essere il nemico ideale mi dice ‘ma allora sei vissuta inutilmente, tutto quello che hai provato a testimoniare, a insegnare, è stato vano?'”.
“Come allora, quando le altre bambine mi indicavano dicendo ‘quella è la Segre, non può più venire a scuola perché è ebrea’. E ritrovare così tanti anni dopo la situazione descritta nel libro, allora non vorrei rispondere alle domande, ma vorrei farle io. E me ne faccio anche troppe. Una domanda – ha sottolineato – è troppo difficile: devo sentirmi sempre io il nemico ideale?”.
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