La mobilitazione è promossa da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm. Landini: "Meloni convochi un tavolo con Stellantis e sindacati"

E’ partita da piazza Barberini, a Roma, la manifestazione nazionale dei sindacati metalmeccanici promossa da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm. Dopo la mozione comune sull’automotive sottoscritta la scorsa settimana e l’accerchiamento unitario andato in scena venerdì scorso durante l‘audizione in Parlamento del ceo di Stellantis, Carlos Tavares, anche i leader delle opposizioni si ritroveranno insieme in piazza oggi. Il corteo arriverà a piazza del Popolo: in testa i tre segretari nazionali, Michele De Palma, Ferdinando Uliano e Rocco Palombella. Presenti anche i sindaci del Cassinate, con le fasce tricolori, per richiamare l’attenzione sullo stabilimento di Piedimonte San Germano. 

Landini: “Meloni convochi un tavolo con Stellantis e sindacati”

Meloni convochi un tavolo con Stellantis, la componentistica, e organizzazioni sindacali, per un progetto vero industriale. In più, non è sufficiente una discussione italiana, serve un’azione europea”. Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini alla partenza della manifestazione nazionale di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil a Roma del settore automotive, in piazza Barberini.

Landini: “Non è il momento di mance e una tantum”

“Non è il momento delle una tantum, di mance o gentili concessioni ma di aumentare la tassazione sui profitti e le rendite finanziarie, e ridurla sul lavoro dipendente e le pensioni. Questa è la vera manovra che bisogna fare”. Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini alla partenza della manifestazione a Roma dei sindacati metalmeccanici. 

Landini: “Governo taglia lavoro pubblico, domani in piazza”

“Oggi c’è il lavoro privato, domani siamo in piazza con il lavoro pubblico. Il governo sta tagliando, su sanità, scuola, università, invece abbiamo bisogno di fare assunzioni di medici, infermieri e insegnanti. Rimettere al centro il lavoro pubblico significa rimettere al centro la tutela dei diritti fondamentali”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, alla partenza della manifestazione a Roma dei sindacati metalmeccanici, parlando della manifestazione di domani sulla Pa. “Siamo in piazza per il rinnovo dei contratti e aumento dei salari, perché le risorse non ci sono”, ha concluso.

Bombardieri: “Basta chiacchiere, piazza chiede di fare presto”

“La piazza chiede di fare presto, la richiesta è mantenere gli impegni e di chiarire qual è il piano industriale con il quale si mantengono i posti di lavoro. È una richiesta al governo, alla politica, al ministro Urso”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, alla partenza del corteo dei metalmeccanici del settore auto in piazza Barberini. “Basta con le chiacchiere. Servono fatti concreti – ha aggiunto – . Serve un incontro con la presidente del Consiglio e con Stellantis per definire cosa farà l’azienda e quali saranno le linee di politiche industriali di questo Paese. Non ci possiamo permettere di leggere tutti i giorni di chiusure dei siti produttivi per il costo dell’energia e per la mancanza politiche industriali”

Fratoianni: “Stellantis mangiato fondi e governo fermo su transizione”

“Noi possiamo solo trarre un po’ di forza da questa presenza straordinaria. Sono loro, i lavoratori, le lavoratrici italiane unite che danno forza a chi pensa che serva cambiare rotta. Innanzitutto i sindacati ma anche le opposizioni. Cambiare rotta di fronte ad un’azienda che in questi anni ha fatto una cosa semplice. Ha mangiato un’enorme qualità di soldi pubblici e ha portato fuori le produzioni, quelle a più alto volume produttivo, ha progressivamente condannato l’automobile italiana, perché non ha investito in innovazione e in ricerca, perché è in ritardo drammaticamente sulla transizione che è il futuro di questo settore come ormai tutti hanno capito”. Lo ha detto Nicola Fratoianni, di Avs, in piazza a Roma al fianco dei metalmeccanici.

Bonelli: “Cinismo Stellantis e governo sa dire solo no a transizione”

“È molto importante essere qui perché oggi lavoratori e lavoratrici non scendono in piazza solo per salvaguardare i livelli occupazionali propri, ma per il Paese, perché questo avrà un riflesso importante nell’economia del nostro Paese. Perché diciamolo chiaramente, c’è un cinismo di Stellantis che ha applicato la strategia del ‘mordi e fuggi’. Si è intascata nei decenni precedenti 7 miliardi di euro di fondi pubblici ed è andata via, delocalizzando stabilimenti in altre parti in assenza di innovazione tecnologica legata alla transizione. Cosa che hanno fatto altri Paesi nel mondo. Allora bisogna cambiare rotta, investire nell’innovazione, garantire i livelli occupazionali, e questo per noi è un elemento importante, il motivo per cui siamo in piazza”. Lo ha detto Angelo Bonelli, di Avs, in piazza al fianco dei metalmeccanici a Roma.

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