Il ministro della Giustizia interpellato su un possibile scontro tra governo e magistratura dopo la sentenza del Tribunale di Roma

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine di un convegno Palermo, è stato interpellato su un possibile scontro tra governo e magistratura dopo la sentenza del Tribunale di Roma che ha annullato i trattenimenti dei migranti nei centri in Albania: “Da ex magistrato riterrei quasi sacrilego pensare che il governo a cui appartengo dichiari guerra alla magistratura, cosa che peraltro non è e non sarà mai. Questo però non significa che se la magistratura esonda dai propri poteri, come in questo caso attribuendosi delle prerogative che non può avere, come quella di definire uno Stato sicuro, allora deve intervenire la politica, perché la politica esprime la volontà popolare”. “Noi rispondiamo al popolo: se il popolo non è d’accordo con quello che facciamo, noi andiamo a casa. Ma la magistratura, che giustamente è autonoma e indipendente, non risponde a nessuno e proprio per questo non può assumersi delle prerogative che sono squisitamente ed essenzialmente politiche“, ha aggiunto Nordio.

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