L'esponente di FdI dopo le polemiche con le toghe sul caso Albania

(LaPresse) “Il presidente del Senato parla dell’ipotesi di rivederli tutti insieme: maggioranza, opposizione e magistratura stessa. Se c’è questa disponibilità e questa volontà perché no?” Così Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, rispondendo alle domande dei cronisti sulle parole del presidente del Senato Ignazio La Russa in merito agli equilibri tra potere esecutivo e potere giudiziario, in uscita da Montecitorio. “Problemi con la magistratura? No, eventualmente il problema leggiamo che lo ha avuto un giudice con noi, perché noi non abbiamo espresso nessun parere contro la magistratura” sottolinea Donzelli, che quindi spiega: “Per un magistrato è un problema che Giorgia Meloni sia libera, non abbia interessi personali e non abbia inchieste. Normalmente i magistrati dovrebbero essere contenti di questo, ma per lui è grave e Giorgia Meloni è pericolosa per questo. Obiettivamente è quel magistrato che ha qualche problema con noi e forse qualche altro magistrato di Magistratura Democratica, ma certamente non noi con la magistratura”. Un commento, quindi, anche sulle parole del ministro della giustizia Carlo Nordio, che ha parlato di esondazione della magistratura: “Nordio ha tutto il diritto di commentare scelte che non condivide. Non esiste l’infallibilità dei magistrati, soprattutto se loro stessi ammettono che nelle sentenze ci mettono anche le loro idee”. Infine, un passaggio sui centri migranti in Albania: “Sprecato un miliardo d’euro? Ricordo quando spendevamo più di 7 miliardi per l’accoglienza dei clandestini e governava la sinistra. Se ci sono dei soldi che vengono spesi per l’accoglienza e allo stesso tempo per disincentivare le partenze e togliere queste vite dalle mani dei trafficanti di uomini e degli scafisti penso siano comunque soldi spesi in maniera necessaria per fermare l’immigrazione clandestina”.

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