La nota dopo la mail diffusa da Giorgia Meloni in cui un giudice la definiva "più pericolosa di Berlusconi"

“Le recenti affermazioni di un collega, che hanno avuto ampia risonanza mediatica, ci impongono una riflessione che, senza alcun intento polemico, è essenziale per la vera salvaguardia dei principi di autonomia e indipendenza della magistratura“. È quanto si legge in una nota di Magistratura indipendente. “Il presidente del Consiglio dei Ministri, di qualsiasi partito politico, non è mai un avversario da fermare o da combattere, ma un interlocutore istituzionale da rispettare. Sempre – scrivono nel testo la presidente, Loredana Miccichè, e il segretario generale Claudio Galoppi – Deflettere da questo principio significa indebolire la funzione giudiziaria compromettendone il ruolo e la funzione costituzionale. Essere e apparire indipendenti è la prima condizione per la credibilità della magistratura che mai deve essere coinvolta nelle contingenti vicende e contrapposizioni politiche. Di questa sensibilità, condivisa da moltissimi colleghi, vogliamo essere chiari e coraggiosi interpreti, difendendo sempre l’indipendenza della giurisdizione”. La nota arriva dopo la mail diffusa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in cui un giudice la definiva “più pericolosa di Berlusconi”.

Melillo: “Indipendenza comporta pressioni e polemiche mai cercate”

Una difesa dell’indipendenza della magistratura è arrivata anche dal procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, che intervenendo a Napoli alla cerimonia di immissione in possesso delle funzioni del nuovo procuratore generale partenopeo, Aldo Policastro, ha detto che bisogna contrastare “il diffondersi di sentimenti di rassegnazione e di indifferenza alle difficoltà della giustizia e alle condizioni nelle quali i cittadini vengono spesso accolti nel palazzo di giustizia, in qualsiasi veste. Un sentimento di rassegnazione e indifferenza che non può appartenere alla Magistratura che vede nella Costituzione non un testo astratto, ma una fonte di ispirazione quotidiana anche nei momenti difficili nei quali esercitare la giurisdizione con indipendenza comporta l’esposizione a pressioni, e anche a polemiche, mai cercate“.

Policastro: “Magistrati non meritano fango gettato quotidianamente”

Lo stesso Policastro, successivamente, ha messo in guardia contro le azioni volte a screditare la magistratura. “Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua meritoria difesa dei diritti costituzionali. La fiducia nella Magistratura e nella sua autorevolezza sono incrinate, ma sta a noi riprendere le fila di un discorso interrotto, sta a noi restituire quella fiducia che il popolo italiano ci chiede e che noi dobbiamo garantire. Certo, non si è trattato di condotte singole ma di una crisi generalizzata, ma non meritiamo il fango, le contumelie e la delegittimazione che ci vengono gettati addosso quasi quotidianamente, campagne volte a coprire in maniera indifferenziata tutta la magistratura e quindi il potere giudiziario”.

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