La segretaria del Pd ad Agorà: "Nessuna collaborazione sulla giustizia se queste sono le premesse"

Elly Schlein, ospite ad Agorà Rai Tre, è tornata sulle tensioni degli ultimi giorni tra governo e magistratura. La segretaria del Partito Democratico si è soffermata in particolare sulle recenti affermazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa che in un’intervista a Repubblica propone di “riscrivere i confini” per delimitare i poteri delle toghe modificando la Costituzione.

Schlein: “Gravi le parole di Nordio e La Russa. Meloni chiusa nel suo palazzo”

“Collaborare con la maggioranza sulla giustizia? Se le premesse sono queste assolutamente nessuna collaborazione. Le affermazioni del ministro Nordio sono gravissime. Uno che nella vita aveva fatto il magistrato dovrebbe sapere che in Costituzione c’è un principio, quello della separazione dei poteri che è messo proprio a garanzia dei cittadini e dei loro diritti democratici. E qui chi sta andando oltre le proprie prerogative è proprio questo governo che vorrebbe rimettere mano, impariamo oggi addirittura da altre gravi parole del presidente del Senato, vorrebbe rimettere mano alla Costituzione per cancellare il principio di separazione dei poteri”. 

“Questa polemica” sulla decisione del tribunale di Roma sui migranti in Albania “è basata sul nulla. Non è colpa dei giudici e non è colpa delle opposizioni se questo Governo non ha letto le leggi italiane, europee e le sentenze della Corte di Giustizia europea. I giudici italiani sui 16 migranti deportati in Albania hanno solo applicato una sentenza della Corte di Giustizia europea del 4 ottobre. Io l’avevo illustrata in aula a Giorgia Meloni, ma lei è chiusa nel suo Palazzo, non ascolta nessuno e pensa di fare sempre tutto giusto”, ha poi proseguito Schlein..”Non c’è un modo di aggirare norme e sentenze dell’Ue, l’unico modo sarebbe uscire dall’Ue. Non credo vogliano proporre questo ma nella loro storia non sarebbe nemmeno la prima volta”, ha concluso la segretaria del Pd.

Meloni: “Col sostegno degli italiani avanti senza paura”

Nel mezzo delle tensioni tra governo e magistratura la premier Giorgia Meloni lancia un messaggio sul proprio profilo X. “Finché avremo il sostegno dei cittadini, continueremo a lavorare con determinazione, a testa alta, per realizzare il nostro programma e aiutare l’Italia a crescere, diventare forte, credibile e rispettata”, le parole della presidente del Consiglio. “Lo dobbiamo agli italiani, a chi ci ha scelto e a chi, pur non avendo votato per noi, spera che facciamo bene il nostro compito. Al lavoro, senza sosta, senza paura”, ha concluso Meloni.

Conte: “Con Meloni bugie al potere, da premier solo propaganda”

Le bugie al potere. La Presidente del Consiglio non può continuare a mentire a ripetizione, spudoratamente, manipolando la realtà e lavorando per nascondere i fatti su cui i cittadini poi possono farsi un’idea. Non può avvalersi dei mezzi comunicativi che spettano a un Premier per far passare una propaganda che degrada i cittadini a un popolo di docili creduloni”. Lo scrive sui social il leader M5S Giuseppe Conte. “Solo in quest’ultima settimana – scrive l’ex premier – 1. Meloni pubblica un passaggio di una mail di un magistrato da cui sembra che il giudice voglia attaccarla perché è forte. Poi leggi tutta la mail e scopri che Meloni ha nascosto ai cittadini tutti i passaggi più importanti, quelli che fanno a pezzi il suo racconto. Già, perché il magistrato scrive “NON DOBBIAMO FARE OPPOSIZIONE POLITICA ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini a un giudice indipendente”. 2. Meloni lascia credere ai cittadini di aver colpito le banche per prendere soldi da mettere in sanità. Poi si scopre che alle banche chiediamo di fatto un prestito che dal 2027 il prossimo Governo dovrà rimborsare. Nessuno tocca le banche, nessuna tassa sui mostruosi extraprofitti collezionati dalle banche grazie all’aumento dei tassi e dei mutui dei cittadini”.  “3. Meloni – elenca ancora Conte – parla di finanziamenti ‘record’ sulla Sanità col suo Governo. Falso. Gli investimenti in Sanità si calcolano in proporzione al Pil e la realtà è che con il suo Governo hanno raggiunto il minimo storico degli ultimi 17 anni, tornando sotto la media europea. Meloni ha tagliato sulla sanità e le sue risorse coprono a malapena l’inflazione. L’anno scorso 4,5 milioni di cittadini avevano rinunciato alle cure, più della metà per motivi economici. 4. Meloni e i suoi dicono di non aver aumentato le tasse. Falso. Sono confermati gli aumenti di tasse già decisi nella scorsa manovra da questo Governo (dai pannolini ai tagli degli sgravi per l’acquisto della casa da parte dei giovani), aspettiamo il conto dei tagli alle detrazioni, già conosciamo il prezzo di una vera e propria “patrimoniale” sulle pensioni (taglio delle rivalutazioni anche al ceto medio) e sulla sanità (taglio degli investimenti rispetto al Pil). Non parliamo poi di imprese: dal taglio dell’Ace fino all’obbligo delle assicurazioni catastrofali un ‘salasso’. Basta bugie, basta imbrogli – conclude – Chiediamo trasparenza per gli italiani”. 

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