La portavoce della Commissione, Anita Hipper: "Su Paesi sicuri decidono Stati, presto elenchi europei"

Dopo le polemiche per la decisione del tribunale di Roma che ha impedito il rimpatrio di 12 migranti in Egitto e Bangladesh dai centri italiani in Albania perché i due Paesi sarebbero “non sicuri” secondo una pronuncia della Corte di Giustizia Ue, la Commissione Europea ribadisce la necessità che le misure italiane in tema di immigrazione siano conformi al diritto europeo. “Il protocollo Italia-Albania applica il diritto nazionale. Ma ovviamente, questo applica anche gli standard stabiliti, la protezione e le procedure che sono fornite anche ai sensi del diritto dell’Ue. Abbiamo anche detto che tutte queste misure che le autorità italiane stanno prendendo devono essere pienamente conformi e non dovrebbero in alcun modo compromettere l’applicazione del diritto dell’Ue e dei trattati Ue”, ha detto la portavoce della Commissione, Anitta Hipper, in un briefing con la stampa. 

“Su Paesi sicuri decidono Stati, presto elenchi europei”

Hipper ha detto che la Commissione è “a conoscenza della sentenza” del tribunale di Roma e di essere “anche in contatto con le autorità italiane. La sentenza si riferisce al concetto di paese di origine sicuro e a come viene implementato. C’è anche il fatto che da parte nostra, per ora, non abbiamo elenchi comuni dell’Ue a questo proposito. È qualcosa che è anche previsto e su cui dovremo lavorare. Gli Stati membri hanno elenchi nazionali a questo proposito”. Il portavoce capo Eric Mamer ha ribadito: “Sono gli Stati membri a disporre di elenchi di paesi considerati sicuri o meno e, di conseguenza, applicano i propri elenchi“. E, sui tempi di proposta di una lista comune europea di paesi terzi sicuri: “Prima dobbiamo avere un Collegio di commissari in atto. Questo processo è in corso, e quindi è un po’ presto per iniziare a pensare alle tempistiche“, ha aggiunto.

Niente dibattito all’Eurocamera sul protocollo

Intanto, l’Eurocamera ha rigettato la richiesta avanzata dal gruppo dei Verdi (164 a favore, 319 contrari, 484 astenuti) e una simile avanzata da Renew Europe (158 a favore, 288 contrari, 480 astenuti) di inserire nella plenaria iniziata oggi un dibattito sul protocollo Italia-Albania, con dichiarazioni della Commissione europea, alla luce della sentenza di venerdì del Tribunale di Roma. Ecr e il Ppe hanno espresso la loro contrarietà.

Questa sera il Cdm per superare la sentenza

Dopo la sentenza del Tribunale di Roma, il governo ha annunciato che nella serata di oggi, lunedì, si terrà un Consiglio dei ministri per precisare la definizione di paesi sicuri per il rimpatrio e superare la pronuncia giudiziaria, contro cui in ogni caso ha annunciato ricorso. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha definito “abnorme” la sentenza, scatenando la polemica con le toghe.

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