Lo denuncia l'Ecri, l'organo anti-razzismo e intolleranza: "Il discorso politico prende di mira rifugiati, richiedenti asilo, migranti, cittadini italiani con contesto migratorio, Rom e persone Lgbti"
“Ci sono numerosi resoconti di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine, che prendono di mira in particolar modo i Rom e le persone di origine africana”. Lo denuncia l’Ecri, l’organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d’Europa, nel suo ultimo rapporto dedicato all’Italia, pubblicato oggi. “Il discorso pubblico è diventato sempre più xenofobo e il discorso politico ha assunto toni altamente divisivi e antagonistici prendendo di mira in particolare rifugiati, richiedenti asilo e migranti, così come cittadini italiani con contesto migratorio, Rom e persone Lgbti. L’incitamento all’odio, anche da parte di politici di alto livello, spesso rimane incontrastato”, scrive l’organizzazione dei diritti umani.
Lo “stupore” di Mattarella
In un passaggio successivo, l’Ecri prende di mira direttamente la politica: “Le narrazioni politiche negative del mainstream hanno creato seri ostacoli all’integrazione e all’inclusione efficaci dei migranti, oltre a mettere a repentaglio le attività delle organizzazioni non governative che forniscono supporto ai migranti”. Un attacco che spinge a scendere in campo a difesa delle forze dell’ordine anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che fa sapere di aver telefonato al capo della polizia, Vittorio Pisani, esprimendogli “lo stupore” per queste affermazioni e ribadendo “stima e vicinanza alle forze di polizia”.
L’ira della maggioranza
Quasi immediata la reazione della premier, Giorgia Meloni, che sottolinea che “le nostre forze dell’ordine sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie“. La replica del vicepremier, e leader della Lega, Matteo Salvini, è dura: “Donne e uomini in divisa attaccati vergognosamente dall’Ecri, un ente inutile pagato anche con le tasse dei cittadini italiani. Come Lega proporremo di risparmiare questi soldi per destinarli alla Sanità anziché infangare le nostre forze dell’ordine”. E conclude con una provocazione: “Se a questi signori piacciono tanto Rom e clandestini, se li portino tutti a casa loro a Strasburgo”. Ma dal governo e da tutto il centrodestra la reazione di sdegno è unanime. “È inaccettabile che un’organizzazione internazionale – di cui non tutti hanno ancora ben compreso il ruolo – insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini”, chiosa il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Da Forza Italia la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, definisce il rapporto “un’offesa all’Italia, alle sue forze dell’ordine, alla politica, ad uno Stato democratico, tollerante e civile”. “Mi auguro che il Consiglio d’Europa chieda scusa”, aggiunge il presidente dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri. Di rapporto “semplicemente delirante” parla il presidente di Noi moderati, Maurizio Lupi.
Pd: “Problemi seri e gravi da affrontare con rispetto”
“I problemi che il rapporto Ecri indica sono seri e gravi: vanno perciò affrontati con il rispetto che meritano non sollevando polemiche strumentali. Il rapporto non accusa affatto le forze dell’ordine italiane di razzismo, ma sollecita le istituzioni e le autorità politiche ad abbandonare alcune prassi come la ‘profilazione razziale’ e, pur sottolineando i progressi fatti dal paese dal 2016 ad oggi, stigmatizza il clima xenofobo e di odio nei confronti di diverse categorie”, è invece la posizione del Pd, espressa da Sandra Zampa, vicepresidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa.
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