Il ministro degli Esteri: "Dobbiamo rispettare chi serve il Paese"

Il vicepremier e ministro Esteri, Antonio Tajani, ha dato istruzioni al Rappresentante permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa, ambasciatore Roberto Martini, di esprimere “il profondo sdegno” del Governo italiano per il rapporto stilato dal Consiglio d’Europa, nel quale si indicano le forze dell’ordine italiane come responsabili di “profilazione razziale”. “Non condivido una parola di ciò che è stato scritto. Non esiste razzismo nelle forze dell’ordine italiane. Dobbiamo rispettare chi serve il Paese, lavorando giorno e notte per la sicurezza di tutti”, dichiara Tajani.

E la ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sbotta: “Le accuse infamanti e infondate del rapporto del Consiglio d’Europa sono un insulto all’Italia intera. Le nostre Forze dell’Ordine ogni giorno offrono esempi di dedizione e coraggio e raggiungono vette di eccellenza che ne fanno un vanto per tutto il Paese. A loro va il mio più profondo rispetto e la mia gratitudine per il costante impegno al servizio degli italiani”.

Vannacci: “Accuse infondate, naturale che la polizia si concentri su certi gruppi”

Ancora, secondo il generale ed eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, “le accuse di razzismo rivolte alle forze dell’ordine italiane non trovano alcun fondamento, né nella realtà operativa quotidiana, né nei dati oggettivi disponibili. È nostro dovere difendere l’integrità e la professionalità degli uomini e delle donne che lottano ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione di etnia, provenienza o orientamento”.

Nel rapporto dell’Ecri si faceva riferimento al generale, pur senza citarlo direttamente: “Esempi recenti di dichiarazioni razziste e Lgbti-fobiche nella vita pubblica includono le osservazioni fatte in un libro pubblicato nel 2023 da un generale delle forze armate italiane. L’autore ha affermato che le persone gay ‘non erano normali’ e ha indicato che l’accettazione delle persone Lgbti è il risultato di complotti della ‘lobby gay internazionale'”. “Ha anche attaccato gli italiani neri, affermando che le persone non sono tutte nate uguali e che gli immigrati sarebbero sempre stati diversi – si legge ancora nel rapporto -. Ha usato l’esempio di una campionessa di pallavolo italiana nera (Paola Egonu, ndr), affermando ‘è italiana di cittadinanza, ma è chiaro che i suoi tratti del viso non rappresentano l’italianità’. A seguito di tali dichiarazioni, l’autore è stato rimosso dalle sue posizioni di comando e dirigenziali nell’esercito”.

“Il Rapporto sulla sicurezza del ministero dell’Interno del maggio 2023 offre un quadro chiaro della situazione. La popolazione straniera residente in Italia nel 2022 rappresentava circa l’8,5% del totale, ma nello stesso anno le segnalazioni di stranieri ritenuti responsabili di attività illecite sono state 271.026, pari al 34,1% del totale delle persone denunciate o arrestate”, osserva Vannacci.

“Questo dato – prosegue il generale – è in aumento rispetto al 2021, quando la percentuale era del 31,9%. Ancora più significativo è il coinvolgimento degli stranieri in specifici reati predatori: per i furti, gli stranieri denunciati o arrestati rappresentano il 45,48% del totale, e per le rapine il 47,31%. Alla luce di questi dati, è del tutto naturale che le forze dell’ordine concentrino la loro attenzione operativa sulle aree e sui gruppi che, statisticamente, sono più coinvolti in attività criminali. Pensare che ciò equivalga a razzismo è un errore.

De Cristofaro (Avs): “Introdurre trasparenza nelle forze dell’ordine”

Di diverso avviso è il caporgruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. “Il rapporto della Commissione del Consiglio d’Europa contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri), non può e non deve essere sottovalutato, anche perché proviene da un organismo di grande rilevanza del quale fanno parte parlamentari di vari Paesi europei”.

“Negli ultimi anni, nel nostro Paese è indubbiamente aumentato l’uso del linguaggio di odio da parte della politica, parole che spesso superano i confini del dibattito civile, questo rapporto denuncia in primis proprio questo. Per quanto riguarda le Forze di Polizia è invece urgente e necessario fare chiarezza e garantire la massima trasparenza“, conclude De Cristofaro

 

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