La corsa per ricordare la morte di Stefano Cucchi organizzata dal carcere di Rebibbia

“Sono passati 10 anni dal primo memorial, 15 dalla morte di mio fratello, e sembrava di aver fatto degli enormi passi in avanti. Eppure, se ci ritroviamo qui oggi a discutere di questa ennesima legge pericolosissima per il nostro paese (il DL 1660 o DL sicurezza, ndr) e per la democrazia, viene da pensare che di passi in avanti non è stato fatto nessuno e che tutti quei sacrifici siano stati inutili”. È questa la riflessione di Ilaria Cucchi, senatrice di AVS, a margine del 10° memorial ‘Umanità in marcia’, la corsa commemorativa per ricordare la morte di Stefano Cucchi, che ogni anno viene organizzata dal carcere di Rebibbia alla targa a lui dedicata presso il parco degli acquedotti a Roma. “In che direzione sta andando l’Italia? Dritta verso la repressione – continua la senatrice – Quello che più spaventa è che le persone comuni o si disinteressano, perché stanche della politica, o non hanno ben compreso, perché nessuno gliel’ha spiegato, quanto è grave la situazione che sta attraversando il nostro paese sul piano dei diritti”.

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