Secondo il segretario di +Europa c'è un filo rosso tra leggi su Gpa, cannabis light, Albania: "Tentativo del governo di piegare il diritto europeo"

“Come +Europa ci eravamo opposti sin dall’inizio a questa follia del divieto sulla carne coltivata e del divieto di ‘meat sounding’, perché li abbiamo considerati da subito anti-scientifici e autolesionisti, contrari sia all’interesse dei consumatori italiani che delle aziende”. Così Riccardo Magi, segretario di +Europa, a margine di una conferenza stampa alla camera sulla carne coltivata. “Quella legge lì è una dead law, è una legge morta che è scritta in gazzetta ufficiale ma è inapplicabile, non avrà effetti”, spiega Magi, “perché a seguito di due pronunce, una della Corte di giustizia dell’Unione Europea, l’altra della Commissione europea nei confronti di una legge analoga promossa da Orban”, è stato deciso che “le leggi di questo tipo sono in contrasto con il diritto europeo e i giudici potranno disapplicarla, quindi è prevedibile che accadrà di nuovo che avremo la grancassa del governo contro i giudici politicizzati”.

Magi aggiunge: “C’è qualcosa che unisce carne coltivata, Albania, reato universale di GPA, limitazioni sulla cannabis light, ed è il tentativo di questo governo di piegare quel sistema di diritto europeo che, secondo la nostra Costituzione, è sovraordinata a quello italiano”.

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