Salperà nei prossimi giorni dal porto di Messina

La nave Libra della Marina militare è pronta a tornare nel Mediterraneo e salperà nei prossimi giorni dal porto di Messina. Come confermato da fonti che seguono il dossier, il suo compito sarà sempre quello di monitorare gli arrivi di migranti e organizzare gli eventuali trasferimenti nell’hotspot di Shengjin per le categorie previste dal protocollo italiano con Tirana.

Il 16 ottobre l’imbarcazione era attraccata in Albania con i primi 16 migranti: quattro erano stati subito riportati in Italia perché minori o vulnerabili. Il Tribunale di Roma aveva poi bocciato il trattenimento dei 12 migranti, trasferiti in Italia dopo la mancata convalida. Per risolvere la questione il governo ha quindi varato il decreto ‘Paesi sicuri’, rinviato tuttavia dal tribunale di Bologna alla Corte di giustizia europea.

La politica si divide sui centri in Albania

Intanto, è ancora caldo il dibattito politico sulla questione. “L’Europa si è detta favorevole alla decisione del Governo italiano di collocare in Albania i centri di accoglienza per gli immigrati. Le decisioni del Governo italiano sono legittime e dispiace che parte della magistratura invada la sfera delle decisioni politiche del Parlamento e del Governo”, dichiara Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, ai microfoni del Tg1.

Alessandro Battilocchio, deputato di FI e responsabile immigrazione del movimento azzurro, dal canto suo, sottolinea: “Nel corso della visita odierna ai centri di Gjader e Shenjin ho avuto modo di salutare e ringraziare personalmente le nostre donne e i nostri uomini in divisa, appartenenti a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria in servizio presso le strutture, nell’ambito di un progetto che tutta Europa guarda con attenzione e interesse. Sono stati impropriamente chiamati in ballo in polemiche stucchevoli, pretestuose e fuori luogo. Noi, come sempre, stiamo al lavoro fianco, ringraziandoli per il lavoro impegno quotidiano”.

Secondo Carlo Calenda, leader di Azione, intervistato dal Tg1, invece, “l’Albania è una gigantesca perdita di risorse. Io sono per un controllo ferreo dei confini, ma l’Albania non serve a niente. Agenti mandati in hotel a cinque stelle, migranti che devono fare avanti e indietro se entro pochi mesi non vengono riconosciuti come migranti economici. Non funziona. Bisogna trovare un’altra soluzione senza ideologie”.

E il senatore Ivan Scalfarotto, responsabile esteri di Italia viva, ospite di SkyTg24, commenta: “Penso che dovremmo ribaltare completamente l’approccio su questo tema. Dovremmo ragionare sull’immigrazione regolare come una grande opportunità per un Paese che non fa più figli, che non riesce più a produrre Pil e che fa fatica a pagare le pensioni. Se pensiamo che in quindici anni si è registrato un calo di quasi duecentomila nascite e che il ministro Schillaci ha recentemente dichiarato che arriveranno dall’India diecimila infermieri, appare ancora più abnorme lo spreco di soldi e l’intento propagandistico del Governo nella creazione per i migranti in Albania”.

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