Il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato al Salone della Giustizia ha dichiarato che “in un paese liberale i magistrati non dovrebbero criticare le leggi e i politici non dovrebbero criticare le sentenze. Gli uni criticano gli altri e bisognerebbe capire chi per primo debba fare un passo indietro per la riconciliazione”. “Visto come è andato storicamente”, con la magistratura che a un certo punto dopo Mani pulite è “esondata” in politica, “il passo dovrebbe farlo per prima la magistratura”, ha concluso Nordio.
“Sulla separazione delle carriere abbiamo un mandato degli elettori e questa riforma non è un nostro diritto ma è un nostro dovere”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato al Salone della Giustizia. “Nel momento in cui viene adottato un codice anglosassone, come è successo in Italia, la separazione delle carriere è una conseguenza inevitabile”, aggiunge il ministro. In caso contrario “il sistema si inceppa – prosegue – e infatti da noi il sistema si è inceppato”.
“Ho una tale venerazione per Falcone e Borsellino che non avrei nulla da ridire ad associare il mio nome al loro. Tra l’altro anche Falcone si era espresso sulla necessità di separare le carriere”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato al Salone della Giustizia, risponde alla domanda se sarebbe favorevole a intitolare la legge allo studio a Giovanni Falcone.
Sull’incontro di due giorni fa, tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, “non credo ci sia un’irritazione del Quirinale. Il vicepresidente Pinelli l’ho incontrato anche io ieri e l’interlocuzione è periodica, soprattutto in questo momento di riforme sull’intelligenza artificiale e sulle modalità con cui essa può intervenire nell’organizzazione della Giustizia”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che interpellato dai cronisti a margine del Salone della Giustizia, aggiunge: “Abbiamo un interlocuzione con il Csm, con Pinelli con il Consiglio Nazionale forense e con altre associazioni. Credo che sia perfettamente normale ci sia questa interlocuzione, che non vulnera nessuna prassi e nessuna legge“. “Per quanto mi riguarda il mio confronto con il vicepresidente Pinelli è costante così come lo è con l’Associazione nazionale magistrati che ho ricevuto l’altro ieri in un’atmosfera estremamente cordiale su questioni concrete come le implicazioni dell’intelligenza artificiale sulla giustizia così come ho un interlocuzione periodica con il Csm”, conclude.