“Scontro Forza Italia – Lega su canone Rai? Ma no, sono tutte cose che, come gli stati generali, servono a poco”. Così Maurizio Gasparri, a margine dell’evento in Senato ‘Le sfide del servizio pubblico’. “Se il canone si riduce di 20 euro, alla Rai si danno, come l’anno scorso, 400 milioni di soldi dei cittadini. Una riduzione di cui i cittadini non si sono neanche accorti, perché 90 euro diviso per 12 mesi è una cifra molto bassa, se diventano 70 ancora meno. E poi la Rai ha avuto un risarcimento pari al taglio da 90 a 70 euro preso dai soldi pubblici”, dice.
“Stati generali come premessa al voto su Agnes? No, non c’entra niente. Ho presentato nell’altra legislatura, e poi l’ho ripresentata nell’ottobre 2022, una norma per cancellare gli errori del PD e della sinistra di Renzi, che introdusse la figura dell’a.d. nominato dal governo, modificando in parte la legge Gasparri”. Per il capogruppo in Senato di Forza Italia è importante preservare “l’indipendenza dell’informazione rispetto allo strapotere dei giganti. Quello è il problema, non sapere chi sarà l’ottavo vicedirettore della TGR della Rai, di cui vi assicuro, non interessa niente a nessuno, salvo l’interessato”. ‘Si supererà l’empasse? Ci sono delle scadenze, ognuno faccia quello che vuole, il mondo va avanti. Come si sapeva chi avrebbe vinto negli Stati Uniti, io so già chi sarà il presidente della Rai, però lascio che decidano da soli”, scherza quindi Gasparri, che infine commenta la necessità di dialogare con le opposizioni per trovare una quadra in commissione: “Si dialoga meglio con PD o con 5 Stelle? Si dialoga meglio con la corte costituzionale ripristinando la legge Gasparri in tutte le sue parti, oggi in vigore al 90% e cancellando l’errore del PD”.