Al via la quindicesima edizione del Salone della Giustizia con la partecipazione dei massimi livelli della politica, dell’informazione e della società civile. Tre giorni intensi di convegni, dibattiti e faccia a faccia. Introduce Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, promotore istituzionale del Salone. Segue l’intervento del presidente Ignazio La Russa e subito dopo il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato dal direttore del TG1 Gian Marco Chiocci.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato al Salone della Giustizia ha dichiarato che “in un paese liberale i magistrati non dovrebbero criticare le leggi e i politici non dovrebbero criticare le sentenze. Gli uni criticano gli altri e bisognerebbe capire chi per primo debba fare un passo indietro per la riconciliazione”. “Visto come è andato storicamente”, con la magistratura che a un certo punto dopo Mani pulite è “esondata” in politica, “il passo dovrebbe farlo per prima la magistratura”, ha concluso Nordio.
“Sulla separazione delle carriere abbiamo un mandato degli elettori e questa riforma non è un nostro diritto ma è un nostro dovere”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato al Salone della Giustizia. “Nel momento in cui viene adottato un codice anglosassone, come è successo in Italia, la separazione delle carriere è una conseguenza inevitabile”, aggiunge il ministro. In caso contrario “il sistema si inceppa – prosegue – e infatti da noi il sistema si è inceppato”
Ciascuna delle tre giornate sarà contrassegnata da argomenti di grande attualità: di riforme parlerà il ministro Maria Elisabetta Casellati; di stabilità politica e sviluppo economico il ministro Adolfo Urso; di tutela dell’ambiente Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. Coinvolti nei seguitissimi faccia a faccia anche Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Paola Severino, Andrea Ostellari, Andrea Delmastro, Francesco Boccia, Stefano Patuanelli e Tommaso Foti.
Oggi, mercoledì 6 novembre, il Salone apre con l’intervento di Francesco Arcieri, presidente del Salone della Giustizia e poi Alberto Balboni, presidente Commissione Affari Costituzionali al Senato, promotore istituzionale del Salone della Giustizia. Subito dopo sono previsti gli interventi del presidente del Senato Ignazio La Russa e il ministro Carlo Nordio, che si confronta con Gian Marco Chiocci, direttore RAI TG1. Poi, è la volta di Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministro per le Riforme Istituzionali che dialoga con Tommaso Cerno, direttore Il Tempo.