“Lo diranno i magistrati. Non c’è una posizione della magistratura, meno che mai una posizione rappresentabile da me, che presiedo l’ANM. La magistratura che svolge la funzione giudiziaria non ha una rappresentanza, vedremo i colleghi che diranno”. Così Giuseppe Santalucia, presidente di ANM, a seguito dell’incontro avvenuto nella sede della direzione nazionale antimafia con il procuratore Giovanni Melillo, rispondendo alle domande dei cronisti sullo scontro che si sta consumando tra governo e magistratura sul decreto paesi sicuri. “I magistrati fanno il proprio mestiere: non c’è nessuna invasione di campo, né nessun passo indietro da fare. Esercitano il mestiere in un sistema normativo complesso e vanno rispettati per quello che fanno“, ribadisce Santalucia, che poi stempera i toni: “Vi aspettate una bufera? Io spero che non accada, ma non c’è ragione per fare bufere, non dipende da atti di volontà della magistratura che vuole andare contro qualcuno, men che mai il governo. Si tratta di prendere atto che ci sono alcune norme che sono interpretate in modo esattamente contrario all’abnormità. è un’interpretazione degli uffici che può essere avversata dagli uffici e ci sono state impugnazioni da parte del ministero. Vorrei che tutto fosse ricondotto alla necessaria serenità”. “Un invito a Matteo Salvini ad abbassare i toni? Non faccio inviti, il mio è un auspicio generale affinché la giurisdizione possa lavorare serenamente”, conclude quindi Santalucia.

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